«Vivo con te. Il libro della nostra preghiera». La proposta per la Quaresima dell'arcivescovo Delpini alla Chiesa ambrosiana
«Per la preghiera di donne e uomini alle prese con le sfide della vita quotidiana, secondo i ritmi della giornata, della settimana e dell’anno. Un metodo semplice, immediato, concreto», con «alcune forme di preghiera». Si presenta così «Vivo con te. Il libro della nostra preghiera», volume edito dal Centro Ambrosiano, presentato in vista della Quaresima e che ha per sottotitolo «una proposta dell’arcivescovo Mario Delpini e della Chiesa ambrosiana per tutti i fedeli». «Vivo con te» non è «un altro libro sulla preghiera, certamente utile, ma un libro di preghiere, antiche e nuove. Il tutto nello sforzo di illustrare – vi si legge – il come e il dove della preghiera per la vita di laici cristiani, in questa stagione di profondi cambiamenti».
Per una preghiera nel quotidiano
La sua articolazione prevede una triplice scansione: la proposta di un metodo semplice, immediato, legato alla vita; la ripresa di alcune forme di preghiera, «che possono essere utilmente riscoperte, apprezzate e personalizzate». Infine, la presentazione di «alcuni grandi temi dell’esistenza (l’ascolto, la voce del creato, la ricerca di Dio, le vie di Dio, …) raccolti dalla testimonianza di uomini e donne di preghiera nelle più variegate situazioni della vita». Nella prefazione, Mario Delpini scrive:
«Raccogliamo l’invito a pregare: la persona che impara a pregare trova la via della pace, la famiglia che impara a pregare sperimenta la grazia della fiducia e della riconciliazione, la comunità che impara a pregare tiene vivo l’ardore e la gioia, la gratitudine e la docilità».
Quindi l’arcivescovo specifica: «Sono grato agli amici dell’Azione cattolica di Milano. Ho chiesto a loro, uomini e donne che vivono, lavorano, studiano con i ritmi che oggi la vita richiede, un aiuto per aiutare tutti a pregare. Sono contento di quanto hanno fatto e di questo strumento che è stato da loro preparato con passione, intelligenza e accuratezza».
Agensir/red