Un nuovo pozzo in Camerun e molte altre iniziative benefiche tramite l'ACTA

L’Associazione di Cooperazione Ticinesi e Associati (ACTA) con l’abituale circolare di fine anno, ci illustra le iniziative sostenute e una nuova da poco finanziata. Quest’ultima in Camerun – come sempre nata da un incontro: quello con lo «ieromonaco» (ovvero con un monaco di tradizione bizantina, greco-ortodossa, che è pure prete) Anastasios – dove già da quattro anni opera nell’ambito della locale diocesi grecoortodossa, della quale è ora vicario. Fondata da immigrati greci, la comunità cristiano-bizantina è presente soprattutto in Camerun e Ciad, ed ora è composta quasi esclusivamente da locali.

Proprio al confine di questi due paesi, nel distretto dell’Estremo nord del Camerun, in pieno Sahel, dopo il prosciugamento di un tradizionale pozzo scavato a mano, alimentato per infiltrazione laterale, si è resa urgente la perforazione del terreno in profondità, per raggiungere la falda freatica e approntare un pozzo a pompa. La nuova installazione permetterà ai tre villaggi circostanti di servirsi di acqua potabile, oltre che di rifornire il serbatoio del Centro Missionario. I lavori preparatori sono già iniziati e a Natale il pozzo a pompa manuale sarà a disposizione della popolazione, che conta circa tre mila utenti.

Con l’inizio del nuovo anno anche il Centro Missionario sarà nuovamente rifornito di acqua e l’annesso Centro di Salute potrà tornare nuovamente in funzione. ACTA si è fatta carico delle spese di trivellazione, di allestimento della pompa a mano e
di costruzione della cisterna con pompa ad energia solare.

La realizzazione di un ulteriore acquedotto in Nepal, per servire la frazione di Dorakharka, sul fianco opposto al villaggio del nostro amico Pemba, è stata invece rimandata dall’autunno alla prossima primavera, per avere il tempo burocratico di inoltrare una domanda di sovvenzione tramite la FOSIT. Siamo in attesa della risposta. È notizia degli scorsi giorni la scossa di terremoto che ha di nuovo colpito il Nepal. Un evento serio, ma meno grave di quello del 2015, che si è verificato a nord ovest, lontano dalla zona dove abitano i nostri corrispondenti sherpa nepalesi.

Infine è avvenuta l’apertura di un Centro di accoglienza con mensa per una cinquantina di ragazzi ad Aleppo – iniziativa in cui ACTA funge solo da intermediaria tra l’associazione Il giardino dei bambini e possibili finanziatori – possiamo informarvi che i lavori di ristrutturazione dei due edifici adiacenti sono in atto e che a fine anno il centro dovrebbe aprire i battenti.

Maggiori informazioni sul sito di ACTA. Chi volesse sostenere le iniziative può farlo con un versamento sul conto: IBAN CH35 0900 0000 6524 6633 0.

6 Dicembre 2023 | 07:19
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