Internazionale

Ucraina: nuovo appello Vescovi europei alla comunità internazionale

Nuovo appello alla Comunità Internazionale perché «si adoperi per far tacere le armi e fermare questo conflitto». A lanciarlo oggi, «a un anno dall’aggressione della Federazione Russa che ha provocato la guerra ancora in corso in Ucraina», è il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), mons. Gintaras Grušas, in un messaggio dal titolo «Chiamati a essere costruttori di pace!». Il presidente del Ccee assicura che i vescovi europei e le comunità cristiane continuano a pregare per le vittime di questa guerra e per i loro familiari. Il Consiglio delle Conferenze episcopali europee fa quindi sapere che per tutto il tempo di Quaresima, a turno in ogni nazione verrà celebrata la santa Messa per invocare la pace in Ucraina e pregare per i morti a causa della guerra. I vescovi – assicura Grušas – «sono vicini a quanti soffrono per questi atti di violenza» e «si sono stretti in una rete di solidarietà per sostenere il popolo ucraino».

La richiesta

Il Ccee fa memoria di quanto le Chiese hanno fatto nel corso di quest’anno: molte comunità cristiane hanno aperto le proprie case a quanti scappavano dalla guerra e molti vescovi e delegazioni si sono recate in territorio ucraino quale segno concreto della vicinanza della Chiesa. «Mentre il diritto internazionale viene calpestato, in uno scenario di guerra terribile – osserva mons. Grušas -, tutti i credenti in Cristo e gli uomini di buona volontà sono chiamati a sforzarsi per costruire la pace».

Ricordando poi l’esortazione post-sinodale Ecclesia in Europa, di cui ricorre quest’anno il ventesimo anniversario, mons. Grušas afferma: «Dall’inizio della guerra, le Chiese che sono in Europa invocano la pace per l’Ucraina» e chiedono che questa invocazione «si traduca in un’immediata fine delle ostilità e nell’impegno concreto a ripristinare la giustizia e avviare, così, un vero cammino di riconciliazione».

«Mentre guardiamo con amarezza alle ferite presenti – scrive Grušas -, esortiamo tutti a continuare l’impegno di solidarietà che è già in atto per sostenere il popolo ucraino.

Vogliamo, anche, impegnarci fin da ora a costruire un’Europa finalmente riconciliata in una pace giusta ottenuta grazie all’impegno di tutti. Lo facciamo certi della Resurrezione di Cristo, e con la consapevolezza che Egli è la speranza dell’Europa».

«Ci uniamo – afferma infine Grušas  – all’appello che Papa Francesco ha rivolto all’inizio della Quaresima affinché ›quanti hanno autorità sulle nazioni si impegnino, concretamente, per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate il fuoco e avviare negoziati di pace’.

Quella «costruita sulle macerie – ha ribadito il Papa – non sarà mai una vera vittoria».

Agensir

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24 Febbraio 2023 | 14:17
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