Una lettrice
Ticino e Grigionitaliano

Ticino: donne e uomini laici scelgono di servire la Chiesa

di Silvia Guggiari
Continua nella Chiesa in Ticino il percorso di formazione per i ministeri laicali e arriva la novità di futuri, nuovi , diaconi permanenti. Domenica a Lugano, mons. Alain de Raemy presiederà il Rito di istituzione di 23 candidati al ministero del Lettorato e il Rito di ammissione tra i candidati al Diaconato permanente di quattro Accoliti. I lettori sono uomini e donne che accanto al loro lavoro quotidiano e alla famiglia, frequentano attivamente la comunità ecclesiale, in seno alla quale hanno maturato la richiesta di intraprendere questo percorso, rinnovato due anni fa da papa Francesco. Un percorso che accompagna fedeli laici, indistintamente, a poter accedere a tali ministeri. Diverso il diaconato permanente che fa parte dello stato clericale ed è riservato a uomini anche sposati. Domani Bruno Corsini, Claudio Marazzi, Davide Adamoli e Luca Turlon, i quattro uomini che hanno ricevuto il ministero di accoliti lo scorso settembre, accederanno al percorso verso il Diaconato permanente: una novità per la nostra diocesi dove ci sono diaconi permanenti ma da anni l’ammissione a questo percorso mancava. Tra i candidati c’è Davide Adamoli, sposato, collaboratore scientifico presso l’Archivio diocesano e membro del Consiglio diocesano delle Confraternite.

I quattro candidati al Diaconato permanente con don Nicola Zanini, mons. Lazzeri e don Sergio Carettoni.
I quattro candidati al Diaconato permanente con don Nicola Zanini, mons. Lazzeri e don Sergio Carettoni.

Davide Adamoli, come è nato in lei, il desiderio di servire la Chiesa?

La consapevolezza che l’unica salvezza è quella che nasce dal rapporto con Cristo per me si è incarnata con l’impegno in diversi ambiti all’interno della Chiesa, da quando ero ragazzo fino alla condivisione di questo desiderio con mia moglie Chiara che diventerà lettrice a febbraio. Il mio impegno professionale nell’archivio diocesano e nelle Confraternite ha rafforzato la conoscenza delle potenzialità e anche delle difficoltà della nostra Chiesa. Ho scelto di intraprendere il cammino verso il diaconato perché sento che possa essere qualcosa di bello e utile per la mia vita, oltre che per quella della diocesi.

La sua scelta verso il diaconato e quella di sua moglie come lettrice, come incide nella vostra vita di famiglia?

È sicuramente un’esperienza che arricchisce il nostro rapporto: quando ci siamo sposati, l’idea di una famiglia aperta alla comunità ma non solo è stato un elemento fondamentale della nostra vocazione, tanto che in passato abbiamo scelto di condividere la casa con un prete e altre persone.

I ministeri – in generale – come incideranno sulla vita delle parrocchie?

Sono delle ricchezze che a poco a poco stiamo scoprendo, ma c’è ancora molto lavoro da fare. È un percorso che è iniziato e che deve coinvolgere intere comunità con i sacerdoti, per costruire insieme una Chiesa che vada sempre più incontro alle persone.

Non crede possa esserci il pericolo di una clericalizzazione?

No, assolutamente. Lo scopo è quello di aiutare e con umiltà di essere al servizio della Chiesa. Il lettore come l’accolito sono laici che si mettono a disposizione nelle comunità per dare occasioni alle persone di approfondire la Parola e la vita liturgica.

La scelta di Ida Soldini

Tra i candidati al lettorato, incontriamo Ida Soldini di Massagno. Insegnante di religione alla scuola media e al liceo, Ida ci racconta che, da un’esperienza di Chiesa vissuta nella Svizzera interna, è nato in lei il desiderio di essere a servizio della Chiesa diocesana e del vescovo. Così, ci spiega, «quando il 10 gennaio 2021 papa Francesco ha aggiornato il Codice di Diritto Canonico togliendo la limitazione ai soli uomini per i ministeri laicali del lettorato e dell’accolitato, ho scritto immediatamente al vescovo Valerio per dargli la mia disponibilità. Lazzeri l’ha accolta e accompagnata e sostenuta dal mio parroco, ho intrapreso questo percorso». La formazione, guidata in diocesi da don Sergio Carettoni e molto ricca, è avvenuta perlopiù in modalità online a causa della pandemia. Nonostante ciò, «si è formato un bel gruppo composto da persone con grandi esperienze sia di fede che di vita unite dal desiderio di mettersi a disposizione del vescovo per servire la Chiesa».

La domanda religiosa negli adulti

«Ciò che io desidero – confida Ida – e che mi sembra l’urgenza del tempo presente è che, attraverso anche questi ministeri, venga riproposta una formazione alla fede per adulti, perché sempre più sono adulti coloro nei quali si desta una domanda religiosa spontanea, mentre nei ragazzi, a scuola e in parrocchia, si tenta faticosamente di farla nascere. Quella al lettorato è una vocazione che nasce dalla Liturgia e che deve aiutare a espandere questa luce nella vita quotidiana». Attraverso la novità introdotta da papa Francesco, si spera dunque che i laici possano contribuire anche istituzionalmente alla vita della Chiesa, offrendosi a servizio del vescovo e dando un contributo coordinato anche attraverso i ministeri laicali.

Il pellegrinaggio in Terra Santa

A febbraio ci sarà il pellegrinaggio in Terra Santa guidato dal vescovo Alain con accoliti, lettori, ministri straordinari dell’Eucaristia e i nuovi candidati ai vari ministeri laicali e al diaconato permanente.

Domani in Cattedrale con mons. de Raemy

Domenica 15 gennaio alle 17, nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano, si terrà la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Alain de Raemy, durante la quale avverrà il conferimento del ministero del Lettorato a ventitre candidati (dieci donne e tredici uomini) e l’ammissione di quattro accoliti (Bruno Corsini, Claudio Marazzi, Davide Adamoli e Luca Turlon) tra i candidati al Diaconato permanente.

Una lettrice | © stringfixer.com
15 Gennaio 2023 | 08:02
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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