«Stipati come bestie» sul confine tra Italia e Francia

L’appuntamento è alle otto di sera in un parcheggio poco illuminato. I migranti aspettano immersi nell’oscurità. Succede tutto in pochi secondi: arriva un’Alfa 147, si ferma dietro un camion, il conducente contratta senza scendere, salgono a bordo in quattro. L’auto riparte e dopo poche centinaia di metri imbocca lo svincolo per l’autostrada, direzione Nizza. È appena sceso il buio su Ventimiglia e per i trafficanti di uomini inizia l’ennesima notte di lavoro.

Il complice che fa da piantone nei pressi della frontiera dà il via libera al telefono. L’auto staffetta passa senza problemi, ormai sembra fatta. E invece. Al casello la vettura con a bordo i migranti viene sorpassata e bloccata da una macchina civetta e da una moto della Polizia di frontiera. Fine della corsa. Il passeur sembra incredulo, scende con le braccia incrociate sopra la testa e si lascia ammanettare. Sfodera un ghigno beffardo. I documenti dicono: 42 anni, cittadinanza portoghese, residente a Nizza. In tasca gli trovano 400 euro: la somma pagata dai disperati per un passaggio a vuoto verso l’Europa.

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23 Settembre 2016 | 11:03
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