Don Claudio Laim
Ticino e Grigionitaliano

Sinodo '72, una stagione magnifica. Don Laim su un frutto post-conciliare

Negli anni del post-Concilio si svolsero in tutta Europa Sinodi a livello nazionale e a livello diocesano. Caratteristiche di questi incontri furono la partecipazione dei laici, l’apertura ecumenica e la scelta di tematiche di discussione vicine ai problemi sollevati dai fedeli. La volontà di queste riunioni fu quella di essere voce e presenza della Chiesa intesa come popolo di Dio, clero e laici con i propri vescovi chinati insieme sui problemi più urgenti sentiti da una Chiesa particolare. Furono queste le caratteristiche anche del Sinodo 72 vissuto dalla diocesi di Lugano e di cui quest’anno ricorrono i 50 anni.

«Ero un giovane prete, docente presso il Collegio Papio di Ascona – racconta don Claudio Laim che ripercorre quel periodo -; ricordo quegli anni come una grande stagione per la diocesi di Lugano, caratterizzata da un fervore, un entusiasmo e una partecipazione di laici mai vista prima ». Dal Sinodo 72 furono promulgati diversi «documenti magnifici su tutti i temi: dalla famiglia all’ecumenismo, fino all’evangelizzazione aperta verso le persone lontane dalla Chiesa. Erano dei testi esemplari sulla scia di quelli del Concilio Vaticano II che però purtroppo sono rimasti sulla carta, ovvero testi non realizzati o messi in pratica solamente in certi campi, ad esempio in quello della liturgia. La diocesi di Lugano, infatti, aveva un centro di liturgia che ha fatto scuola anche in Italia, con il maestro Picchi, con don Silvano Albisetti, don Valerio Crivelli, persone che hanno irradiato sulle diocesi italiane questo nuovo gusto per la liturgia».

In quel tempo, al collegio Papio di Ascona, si sentiva bene il respiro ecumenico del post-Concilio grazie, in particolare, come ricorda don Laim «al benedettino padre Amedeo Grab che faceva da intermediario con le altre diocesi svizzere. Una figura eccezionale, che insieme al rettore, don Aldo Lanini, e don Pier Giacomo Grampa, anch’egli docente al Papio, resero l’istituto un luogo di grande incandescenza, di studio, di entusiasmo e di propagazione sui temi messi in evidenza dal Sinodo 72». Purtroppo, conclude don Laim, «È mancato poi il riverbero di questa luce sulle vite parrocchiali».

Don Claudio Laim
10 Ottobre 2022 | 10:02
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!