Aristide Cavaliere
Ticino e Grigionitaliano

Si è spento Aristide Cavaliere

Tra i tanti fiori all’occhiello che l’Azione cattolica Ticinese (ACT) ha offerto al Ticino, sicuramente brillano alcune figure che hanno illuminato il secolo scorso e questi primi decenni del duemila. Tra questi vi è indubbiamente Aristide Cavaliere, morto il 26 dicembre 2023 a 86 anni di età. Abbiamo appreso con tristezza della sua scomparsa e nello scrivere sono vivi i ricordi di tanti incontri, parole scambiate, iniziative vissute insieme e aiuti da lui ricevuti. Con Aristide Cavaliere segna il passo un altro «grande» di quella generazione indimenticabile di laici di ACT: Giuseppe Beeler, Carlo Franscini, Franca Moccetti e altri e altre ancora. Persone che sono state tra noi in Ticino con una carica umana e cristiana «forgiata» dalla militanza nelle file dell’Azione Cattolica Ticinese o dell’Unione Femminile cattolica ticinese. Così fu per Aristide Cavaliere che ad un raduno giovanile di Azione Cattolica incontrò colui che divenne il suo maestro, nonché direttore al Giornale del Popolo, don Alfredo Leber. Fu infatti con Leber che Cavaliere cominciò a muovere i primi passi di una ricca esperienza di laico impegnato nel mondo nella straordinaria avventura del Giornale del Popolo (GdP) per occuparsi – dapprima – delle pagine sportive, lui che all’epoca ancora giovane, sportivo lo era per davvero, nell’atletica. Il giornale e la militanza in ACT: nei sabati liberi Cavaliere dall’uscita del giornale, percorreva tutto il Ticino per arruolare giovani nell’Azione Cattolica. E al Giornale del Popolo arrivò a diventare vicedirettore. Un GdP che segna la sua vita. Dei primi anni al Giornale del Popolo è la nascita della sua bella famiglia: la moglie Franca, i figli Marco e Ilaria. La dedizione totale al GdP e a don Leber porta Aristide Cavaliere a lavorare come pochi, quasi in modo sovrumano. Tante volte raccontava agli amici di quei tempi «mitici» agli «ordini» di don Leber. Dall’autunno del 1983 fino all’autunno dell’anno successivo, Cavaliere ha altresì assicurato la direzione ad interim del GdP. Aristide Cavaliere negli anni successivi ha fondato la Ritter Promotion, una delle prime aziende ticinesi attive nella comunicazione. È stato anche presidente dell’Associazione ticinese dei giornalisti sportivi. Ma non solo: anno dopo anno crebbe lo spessore e volume del suo impegno con l’Opera diocesana pellegrinaggi, mentre con l’iniziativa nell’editoria delle edizioni Ritter, in non poche occasioni, Cavaliere promosse pubblicazioni a scopo benefico: altri fiori all’occhiello della vita buona e cristiana di Aristide Cavaliere. Di lui resta la sua presenza vivace, umile, intelligente e servizievole alla vita della Diocesi di Lugano e ai diversi vescovi che ha conosciuto e con i quali ha collaborato. Resta il bel ricordo della sua generosità nella carità sottoscritta anche dall’appartenenza ai Cavalieri del Santo Sepolcro e alla San Filippo Neri; resta la testimonianza di marito, padre, nonno cristiano; resta la militanza di cattolico dal cuore «diocesano», come è nelle caratteristiche di chi cresce umanamente e cristianamente nell’Azione Cattolica. Aristide Cavaliere con tutta la sua vita ci rammenta uno dei tanti operai della vigna del Signore dei quali parla il Vangelo di Matteo: un operaio umile, generoso e laborioso che insieme sa essere anche un tralcio di quella Vigna operosamente innestato in essa grazie ad una solida fede in Cristo. Grazie, Aristide Cavaliere per la tua testimonianza! 

I redattori di ComEc esprimono le loro sentite condoglianze alla moglie Franca, ai figli Ilaria e Marco e ai parenti tutti (red) 

Le visite alle spoglie di Aristide Cavaliere sono previste il 28 dicembre dalle 16 alle 20 nella camera mortuaria di Mezzovico. Una Santa Messa avrà luogo nella chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio a Mezzovico, venerdì 29 dicembre alle 14.30. La cerimonia si concluderà in chiesa.

Aristide Cavaliere | © @rivistadilugano
31 Dicembre 2023 | 10:29
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