Settimana mondo unito 2022
Svizzera

Settimana Mondo Unito 2022 a Montet

È la «cura» del pianeta, delle nostre società, della casa comune che l’umanità abita, il tema al centro della Settimana Mondo Unito, dall’ 1 all’ 8 maggio 2022. Eventi e azioni globali per la pace e la fraternità con un focus sul Medioriente.

La Settimana Mondo Unito (1-8 maggio) viene celebrata in tutti i Continenti ed è promossa dal Movimento dei Focolari. Otto giorni per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’attenzione alle persone e ai loro bisogni, sull›urgenza di una conversione ecologica. La «cura» viene così intesa come attenzione e azione e diventa il mezzo privilegiato per costruire nuove relazioni interpersonali, tra popoli e nazioni per la pace. Sono molteplici le azioni locali, di cui alcune di rilievo internazionale, che si attivano in queste giornate.

L’apertura è stata celebrata domenica 1° maggio, alle 13.00 con una diretta streaming mondiale dal sito unitedworldproject.org: approfondimenti, esperienze, collegamenti dal mondo, progetti dei diversi Continenti. Sulla stessa piattaforma, si possono seguire United World Week Podcast, una daily news che racconta gli eventi principali con un focus quotidiano su una parte del mondo.

Domenica 8 Maggio ci sarà la chiusura della Settimana Mondo Unito con il lancio dell’input per il prossimo anno, connesso alla campagna #daretocare. La staffetta sportiva mondiale «Run4Unity»: ragazzi e ragazze di etnie, culture e religioni diverse correranno insieme dalle ore 11:00 alle ore 12:00 (nei diversi fusi orari) per testimoniare il loro impegno per la pace e per promuovere uno strumento per raggiungerla: la regola d’oro.

Gli abitanti della Mariapoli Foco a Montet (FR) – dei Focolari – partecipano attivamente all’appuntamento annuale, guidati, dal gruppo di giovani, di vari Paesi del mondo, che da 2 mesi era in fermento nella preparazione delle diverse attività. E cosa è stato realizzato? Il 30 aprile un gruppo di persone ha visitato una struttura per anziani cantando alla Messa e portando a ogni ospite dei dolci fatti in casa. Una giovane: «Da brasiliana mi ha fatto impressione vedere queste persone anziane messe insieme in una casa. Penso che la nostra visita ha portato un’ondata di gioia a tutti.»
Nel pomeriggio una ottantina persone ha partecipato al percorso «DareToGrow»: workshop e giochi. Si spaziava dal piantare semi di zucca alla preparazione di cibo vegetariano, da un workshop sul nostro consumo a quello di imparare a rilassarsi bene… Oltre a giochi e danze, il tutto nell’ottica di avere cura di sé e dell’altro. «E’ importante renderci conto che il prendersi cura non riguarda solo la natura, ma anche i rapporti tra di noi» (un giovane dell’Asia).
Domenica mattina Tom McGlynn, giovane abitante della Mariapoli Foco e originario degli Stati Uniti, in una conferenza sulla «Conversione ecologica» invitava i partecipanti a riflettere sul comportamento di ogni giorno. «Avevo capito che l’ambiente non è solo un problema per altri, ma che è proprio un problema mio, e che io ho una responsabilità. L’ambiente avrà un impatto su di me, e già adesso io ho un impatto sull’ambiente.» E continuava: «Ho imparato che Papa San Giovanni Paolo II già nel 1990 parlava della «crisi ecologica» e diceva che «è un problema morale» che coinvolge la responsabilità di tutti».
Nel pomeriggio quasi tutti, chi in bici e chi in auto, sono arrivati alla Nouvelle Plage a Estavayer-le-Lac coinvolgendo i passanti con giochi, conoscenza reciproca: DareToCare – prendersi cura in un modo integrale.

1995, nasce la Settimana Mondo Unito

I Giovani per un Mondo Unito nel 1995 proposero di dedicare una settimana all’anno per coinvolgere in modo più attivo l’opinione pubblica verso un mondo unito. Erano a un Genfest, uno dei tipici raduni dei giovani del Movimento dei Focolari, che aveva portato a Roma migliaia di giovani da tutto il mondo. Anche quel contesto non era facile: da nemmeno un anno era terminato uno dei più sanguinosi genocidi del XX secolo, quello in Rwanda nel conflitto tra Hutu e Tutsi. In Europa, nei Balcani si lanciavano ancora bombe e anche in quel momento la fraternità sarebbe potuta sembrare un assurdo, mentre i giovani al Genfest cercavano di capire cosa fosse quella proposta, cosa avrebbero dovuto fare, da lì in poi.
Nelle settimane seguenti la risposta arrivò vivendo. La prima cosa necessaria, infatti, sarebbe stata quella di approfondire e dare continuità a tutte le attività che le comunità dei Focolari portavano già avanti con coraggio e, in certi casi, anche silenziosamente, per sostenere il cammino verso l’unità nei contesti più diversi: nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle situazioni di fragilità e di abbandono, anche in guerra sì, già in quegli anni, facendo una proposta alle città, alle Istituzioni, ai mezzi di comunicazione, per promuovere l’unità e la pace ad ogni livello, e insieme a tutte le persone animate dai medesimi principi ed obiettivi.
Così è stato in questi ultimi 27 anni, con i giovani e, insieme a loro, famiglie, professionisti, adulti impegnati, politici. Così sarà anche per la Settimana Mondo Unito 2022, che racconterà tutte queste iniziative, con un’attenzione particolare a quelle messe in campo nell’ultimo anno.

La campagna #daretocare, osare prendersi cura

David Sassoli (1956-2022), ex-presidente del Parlamento Europeo recentemente scomparso, così aveva detto ai giovani in occasione della Settimana Mondo Unito 2021: «Credo che questo sia un lavoro di pedagogia civile che in qualche modo ci debba riguardare, riguarda noi politici, noi Istituzioni ma anche naturalmente tutto il mondo così importante dell’associazionismo europeo. Credo che in particolare voi vi trovate in una posizione privilegiata, perché avete già definito non solo che è importante prendersi cura degli altri, ma anche prendersi cura per migliorare le condizioni di vita degli altri».
Ecco la «cura» di cui il mondo ha bisogno e che anche in questo momento storico così particolare non manca in ogni Continente e che sarà al centro anche della campagna 2022-2023.
Partendo proprio dalle ultime news dall’Ucraina, dove le comunità presenti continuano nonostante tutto a essere protagoniste di piccoli e grandi gesti di fraternità e a lavorare per il dialogo, con tutti. «Promuovere il dialogo a ogni costo, anche nelle piccole cose della vita: chiedersi e fare discernimento di fronte a ogni situazione difficile: posso creare panico, più divisione o faccio qualcosa per il dialogo? – ha di- chiarato Mira Milavec, operatrice della Caritas locale -. Per i vasi comunicanti, quello che vivi tu, fa bene anche a me a noi che in questi momenti, senza sapere se vivremo ancora o no, pensiamo due volte a cosa dire e a cosa fare. Soprattutto a ciò che rimane. E alla fine rimane che siamo fratelli. Non c’è altro adesso».

Settimana mondo unito 2022
4 Maggio 2022 | 10:23
Tempo di lettura: ca. 4 min.
Condividere questo articolo!