Santa Messa Crismale con il Vescovo: ricordo, gratitudine e impegno

Aprendo la Santa Messa crismale il mattino del Giovedì Santo in Cattedrale, mons. Valerio Lazzeri ha subito sottolineato che questa celebrazione «rinnova la nostra consapevolezza» e «rafforza le nostre motivazioni di essere testimoni della salvezza». Molti i concelebranti fra i quali il Vescovo emerito Mons. Pier Giacomo.

Un momento liturgico «in cui il Vescovo – come precisato da mons. Lazzeri nell’omelia – ha un’occasione privilegiata per parlare ai preti e ai diaconi della diocesi a lui affidata». Ecco così la parola della gratitudine agli «indispensabili e apprezzati collaboratori nel ministero pastorale»; il richiamo intenso a non sentirci «elementi giustapposti o al massimo incastrati in maniera puramente funzionale e pratica», ma essere «gli uni e gli altri riferiti a Lui, il Signore», e da lui trarre «la forza che alimenta la nostra relazione reciproca»; l’invito a essere consapevoli che «perseverare vuol dire andare ogni giorno alla radice, mettere il nostro cuore fragile davanti a Dio e scoprire ogni volta che Dio è più grande del nostro cuore», sentendo che «il nostro bisogno di affidarci  a Lui, è già il frutto dell’instancabile amore con cui da sempre ci sta attirando a Lui dal profondo del nostro cuore».

Un messaggio forte e luminoso, come altrettanto chiaro e generoso è stato quel «sì lo voglio», con cui i Presbiteri presenti hanno risposto all’invito di rinnovare le promesse pronunciate nel giorno della loro ordinazione presbiterale.

La celebrazione crismale del Giovedì Santo è intensa, luminosa di gratitudine e viva nel ricordo,  ritrovando nel cuore la gioia, l’attesa e la trepidazione di quel «giorno» in cui «l’eccomi», pronunciato alla chiamata del Vescovo, diventava sintesi di un intenso cammino e apriva la strada verso gli orizzonti infiniti dei cuori per annunciare, testimoniare, celebrare la Salvezza.

Il Vescovo ha pure benedetto i sacri oli che ogni presbitero porterà nella sua comunità, quali altrettanti segni di unità e di vera comunione. L’olio degli infermi, per «donare consolazione e vita, conforto nell’anima, nel corpo e nello spirito». L’olio del battesimo per i catecumeni affinché «siano forti nella lotta contro ogni forma di male e fedeli nel seguire il Signore», gustando «la gioia di rinascere e vivere nella Chiesa». L’olio profumato, il cui nome crisma fa riferimento a Cristo, perché «la consacrazione renda partecipi della missione di Cristo Redentore».

Mons. Lazzeri con fraterno e riconoscente affetto ha chiuso la celebrazione augurando che «il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna».

Al termine dell’omelia il Vicario generale, Mons. Nicola Zanini – precisato che decano del clero per ordinazione è il Vescovo emerito Mons. Ernesto Togni (ordinato presbitero il 7 maggio 1950), mentre per età sono decani Meile Mons. Adrian e Pini Don Armando rispettivamente nati il 23.8.1923 e il 1.9. 1923) – ha ricordato i seguenti anniversari di ordinazione:

70.mo: Meile Mons. Adrian, Storelli Mons. Ernesto

60.mo: Borelli Don Pietro, Orelli Padre Ugo

50.mo: Jöhri Padre Mauro, Petruzzella Don Corrado, Vanzù Don Luigi

40.mo: Albisetti Don Giuseppe, Andreatta Don Carmelo, Maritan Don Fiorenzo, Rosa Padre Giambattista, Soljan Don Bernardo, Sutor Don Czeslaw

30.mo: Chmielinski Don Leszek, Devrel Diac. Emilio, Filanti Don Claudio, Hungulu Don Matias, Paczkowski Padre Artur, Premoli Don Claudio

–  e questi compleanni:

90: Brughelli Don Tarcisio

80: Casiraghi Don Italo, Haulik Don Stefano, Patelli Don Gianpaolo, Ruspini Don Angelo, Ulrich Diac. Giorgio

70: Benedetti Don Bartolomeo, Feliciani Don Gianfranco, Maritan Don Fiorenzo, Viscio Don Giuseppe

Con gratitudine e affetto ha ricordato i Presbiteri che hanno terminato il loro cammino terreno dal Giovedì Santo dello scorso anno: Mazzetti Mons. Luigi, Bosisio Don Ambrogio, Bari Don Attilio.