Rogo nella cattedrale di Nantes: fermato un volontario della Diocesi francese

In merito all’incendio nella Cattedrale di Nantes per il quale la procura della città francese ha aperto un indagine, è stato fermato un volotario della Diocesi. Si tratta di una persona (per altro descritta come molto devota e diligente) che il giorno prima del rogo era stato incaricato di chiudere a chiave la chiesa e »gli investigatori vogliono chiarire alcuni elementi sui tempi delle sue azioni», ha affermato il procuratore, secondo cui ci sarebbero alcune contraddizioni nelle sue affermazioni. Apparentemente l’uomo, un trentenne ruandese di fede cattolica secondo quanto riferisce Le Figaro, era in possesso di tutte le chiavi e nessun segno di effrazione è stato osservato nell’edificio. Per il magistrato tuttavia «qualsiasi interpretazione che possa implicare questa persona nella commissione dei fatti è prematura e affrettata. Dobbiamo rimanere cauti sull’interpretazione di questa custodia, è una procedura normale». Tra le ipotesi resta ancora in piedi anche quella di un incidente elettrico.

Arrivato dal Ruanda qualche anno fa, l’uomo è seguito e ospitato dalla diocesi. Stava cercando di rinnovare il visto e «stava discutendo con la Prefettura su questo punto», ha affermato il procuratore. «Non credo per un solo secondo che abbia potuto dare fuoco alla cattedrale. E’ un posto che adora – sostiene un impiegato della cattedrale, Jean-Charles Nowak, citato dal Figaro -. E’ un uomo di servizio, molto gentilesorridente ma piuttosto silenzioso. So che ha molti problemi di salute e che ha sofferto molto in Ruanda».

agenzie/red

19 Luglio 2020 | 13:48
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