Il cardinale Gérald Lacroix
Internazionale

Quebéc: il cardinale Lacroix nega le accuse di abusi che gli sono state rivolte

In un video reso pubblico il 30 gennaio 2024, il cardinale Gérald Cyprien Lacroix, arcivescovo di Québec, smentisce «categoricamente» le accuse di gesti inappropriati che gli sono state rivolte . Il cardinale, 66 anni, che si è autosospeso «temporaneamente» dal suo incarico governativo, afferma che rispetterà il processo giudiziario in corso nella sua diocesi.

Il nome del cardinale Lacroix compare in una lista di membri della Chiesa cattolica in Canada coinvolti in una class action che raccoglie le denunce di 147 potenziali vittime. Lo stretto consigliere del Papa, membro del Consiglio dei cardinali (C9), è accusato di «molestie» da parte di una persona che all’epoca dei fatti (1987-1988) aveva 17 anni. L’identità di questa persona è tenuta segreta e fatti risalirebbero a quando il cardinale era ancora seminarista o era stato appena ordinato sacerdote.

«Smentisco categoricamente le accuse che sono state rese pubbliche», ha dichiarato il cardinale. «Per quanto ne so, non ho mai fatto gesti inappropriati nei confronti di nessuno, sia che si tratti di minori che di adulti», aggiunge, assicurando che la sua coscienza è «in pace con queste accuse».

Dicendosi «profondamente colpito dall’entità del danno causato da queste accuse infondate», l’arcivescovo del Quebec si è impegnato a «rispettare il processo giudiziario in corso». Dopo aver annunciato il 26 gennaio che avrebbe rinunciato temporaneamente alla sua carica, ha precisato che non si trattava «di dimissioni, ma di un ritiro temporaneo» per «considerare le decisioni da prendere».

In un comunicato stampa pubblicato insieme alla sua dichiarazione, le autorità della diocesi di Québec informano che «sebbene rimanga poco chiaro di cosa [il cardinale] sia accusato e l’identità del denunciante sia sconosciuta», è stato avviato il processo di indagine ecclesiastica previsto dal motu proprio Vos estis lux mundi del Papa – che garantisce la consegna alla giustizia dei vescovi coinvolti in casi di abuso. Il caso è stato segnalato al Pontefice.

Per quanto riguarda i procedimenti civili, la diocesi si rammarica che Arsenault Dufresne Wee Avocats abbia interrotto la conferenza di conciliazione extragiudiziale che era stata fissata.

Guardando al di là del suo caso personale, il cardinale Lacroix ha detto che la diocesi di Québec «rimane risolutamente impegnata a garantire che le vittime di abusi ricevano una riparazione finanziaria oltre ad altri mezzi a loro disposizione per raggiungere la guarigione». Riconoscendo la «sofferenza» e la «rabbia» delle vittime, si impegna «a fare tutto il possibile per aiutarle nel loro cammino verso la pace interiore».

Creato cardinale nel 2014, il porporato canadese è diventato recentemente uno dei più stretti consiglieri di papa Francesco, essendo entrato il 7 marzo 2023 a far parte del gruppo di nove cardinali (C9) incaricati di consigliare Bergoglio sulla riforma della Chiesa. (cath.ch/imedia/ak/lb – trad. catt.ch).

Il cardinale Gérald Lacroix | © facebook
1 Febbraio 2024 | 15:02
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