Plenaria vescovi Usa: collaborare con nuova amministrazione Trump

Collaborare con i neo-eletti e con la nuova amministrazione Trump per il bene comune, superando il rancore e il clima di scontro senza esclusione di colpi che hanno caratterizzato la Campagna per le presidenziali appena conclusa. Con questo appello mons. Joseph Kurtz si è congedato da presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) nella prolusione ai lavori dell’Assemblea autunnale dei vescovi, riuniti da ieri fino al 16 novembre a Baltimora.

Le tante sfide della Chiesa oggi
Nel suo intervento – riporta l’agenzia Cns – il presule ha ricordato le tante sfide che ha di fronte oggi la Chiesa universale – a cominciare da quella delle persecuzioni religiose nel mondo – e, nello specifico, quella statunitense per promuovere «instancabilmente» la dignità della persona umana, la verità e la carità.

I vescovi imparino dai «più piccoli»
Mons. Kurtz  ha sottolineato che spesso sono i piccoli gesti e incontri che possono insegnare grandi lezioni di vita a un vescovo per l’esercizio del suo ministero: «Non ci sono parole più concrete che colgano meglio la misericordia di Dio all’opera nella nostra conferenza episcopale – ha detto – di quelle di Gesù citate dal Vangelo di Matteo ›Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’ (Mt 25)».

La Chiesa come comunione
Il presidente dei vescovi americani ha quindi citato una serie di esperienze personali da lui vissute in questi tre anni di mandato da cui ha tratto insegnamenti importanti: avere sempre come obiettivo il bene comune e non quello personale; promuovere l’amore per il prossimo; aprire il cuore alla gioia che altri possono dare; non lasciare che un governo delimiti per legge i confini della fede; vivere la Chiesa come comunione.  «L’assemblea dei vescovi – ha rilevato a questo proposito – non è una semplice riunione:  è una famiglia di pastori e come in una famiglia ciascuno cerca di servire l’altro per offrire un servizio autentico a tutti , altrimenti – ha concluso – i nostri cuori di pastori rimarranno superficiali  ed avranno una vita breve».

L’agenda dei lavori
Nelle tre giornate di lavori i vescovi americani eleggeranno il loro nuovo presidente, il vice presidente, e i cinque presidenti di altrettante Commissioni (Affari canonici e di governo, Affari ecumenici ed interreligiosi, Evangelizzazione e Catechesi, Giustizia internazionale e pace, Protezione dei bambini e dei giovani). La sessione dovrà poi discutere il Piano strategico 2017-2020 della Conferenza episcopale, considerando le cinque priorità approvate lo scorso novembre: evangelizzazione; famiglia e matrimonio; vita umana e dignità; vocazioni e formazione permanente; libertà religiosa.  Saranno presentati anche diversi rapporti, tra i quali un aggiornamento della speciale Task Force della Usccb per promuovere la pace e la riconciliazione tra comunità che vivono situazioni di tensione razziale. L’istituzione dello speciale gruppo di lavoro, presieduto dall’arcivescovo afro-americano di Atlanta Wilton Daniel Gregory, è stata decisa lo scorso mese di luglio per fermare l’escalation di tensioni e violenze tra comunità afro-americane e forze dell’ordine accaduti  in questi mesi in diverse parti del Paese, con diverse vittime. 

(Lisa Zengarini/Radio Vaticana)

15 Novembre 2016 | 11:27
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