Papa e Vaticano

Papa ricoverato al Gemelli in «progressivo miglioramento»


Prosegue bene il decorso postoperatorio del Papa, operato mercoledì per aderenze intestinali dovute a precedenti interventi avvenuti negli anni ’80 in Argentina.

Il Papa – da quanto si apprende l’11 giugno – continua ad essere apiretico ed emodinamicamente stabile; ha effettuato fisioterapia respiratoria ed ha continuato a mobilizzarsi.

Nel corso della mattina ha seguito la Messa in diretta tv e ricevuto l’Eucaristia. Successivamente si è recato presso la Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera per la recita dell’Angelus.

Quindi ha pranzato comunitariamente con quanti lo assistono in questi giorni di degenza nell’appartamento privato (medici, assistente sanitario, infermieri, ausiliari e personale del Corpo della Gendarmeria)

Il Papa ha reciteto l’Angelus in privato, come annunciato alla conferenza stampa del 10 giugno dal Gemelli dove il Pontefice è ricoverato.

La Conferenza stampa del 10 giugno dal Gemelli

«Papa Francesco non ha nessun problema cardiaco attualmente, né lo ha mai avuto in passato. Non ha mai avuto un’ischemia cardiaca o un infarto del miocardio». A smentire categoricamente le false indiscrezioni di stampa sulla salute di Francesco è stato il chirurgo che l’ha operato al Gemelli, Sergio Alfieri, rispondendo alle domande dei giornalisti.

«Per questo tipo di interventi la degenza è in genere di quattro o cinque giorni», ha continuato Alfieri: «Abbiamo chiesto al Santo Padre di fare una parte della convalescenza in ospedale, almeno per una settimana, in modo da permettere la cicatrizzazione della parete addominale in modo ottimale. Se nei giorni successivi all’operazione non si fa un’accurata attenzione, e la rete addominale si strappa, bisognerebbe riportarlo in sala operatoria. Se invece si fa un’attenta convalescenza non solo il Papa tornerà alla sua normale attività, ma starà meglio di prima. Per questo gli abbiamo suggerito prudenza, e lui nella sua saggezza ha accettato. In questo modo, gli permettiamo di tornare alla sua normale attività lavorativa con maggiore forza e sicurezza. Come sapete, il Santo Padre non si risparmia».

«Con l’avanzare dell’età è diventato più saggio» ha fatto questa battuta ai giornalisti il medico che ha eseguito l’intervento chirurgico del Papa di due giorni fa.
Ad ogni modo «alzarsi ogni volta dal letto e sedersi in poltrona mette in tensione la parete addominale. Quindi abbiamo chiesto al Papa di evitare questo sforzo». «A noi farebbe piacere, per essere certi che rientri a Santa Marta nelle migliori condizioni, che faccia una convalescenza di una settimana», ha proseguito il medico, «le cicatrizzazioni in ogni caso richiedono tre mesi per tutti. È molto importante che torni al lavoro fisicamente forte. Ma a lui puoi suggerire, perché è lui che decide. Noi gli abbiamo dato un suggerimento medico per domenica, e lui ha deciso». Inoltre, ha spiegato ancora il dottore Alfieri, «in occasione dell’altro ricovero recitò l’Angelus, ma dopo sette giorni e non doveva tenere a riposo la parete addominale».

Nella diocesi di Lugano il vescovo Alain ha invitato i fedeli a pregare per il Papa e per tutte le persone malate.

Gli aggiornamenti dei giorni precedenti: (giovedì 8 giugno):

Prima notte tranquilla, buone condizioni generali, vigile, in respiro spontaneo. Lo staff medico rassicura sulle condizioni di salute del Papa che, nel primo pomeriggio di ieri, 7 giugno, ha subito al Policlinico Gemelli una operazione di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. Nella nota diffusa dopo mezzogiorno dalla Sala Stampa vaticana, si legge che «Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla riuscendo a riposare in modo prolungato; è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo». «Gli esami di controllo di routine sono buoni», fa sapere ancora l’équipe medica, «per l’intera giornata osserverà il necessario riposo post operatorio».

«Il Papa – aggiunge il comunicato – è informato dei messaggi di vicinanza e affetto giunti nelle ultime ore ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui». Numerose sono state infatti in queste ore le manifestazioni di affetto e vicinanza al Papa per una pronta ripresa, tra lettere, telegrammi, tweet: dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella alla Casa Bianca, dalla Conferenza episcopali agli altri Episcopati, ai rappresentanti politici e della cultura fino ai semplici fedeli, inclusi i piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù che hanno realizzato una serie di disegni per il Pontefice. Il più commovente, quello che ritrae il Papa su un letto di ospedale e da dietro una finestra quattro bambini sotto la scritta: «Non avere paura noi siamo con te». Firmato Giorgio, Mia, Samuel e Chiara.

Già in mattinata la Sala Stampa vaticana aveva reso noto che la prima notte del Papa era «trascorsa bene», annunciando «ulteriori informazioni» a fine mattinata.

Aggiornamento di venerdì 9 giugno, ore 16.45:

Mentre nella mattina di oggi, la Sala stampa vaticana aveva reso noto di come papa Francesco avesse trascorso bene la notte, giunge a poche ore di distanza una seconda nota, che rassicura ulteriormente sulle condizioni di salute del Pontefice. La nota riferisce infatti un quadro clinico «in progressivo miglioramento» e definisce il decorso post operatorio «regolare». Si comunica in particolare che il Papa, dopo aver fatto colazione, «ha iniziato a mobilizzarsi trascorrendo gran parte della mattina in poltrona. Ciò – si legge – gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro».

| © Vatican Media
10 Giugno 2023 | 18:58
Tempo di lettura: ca. 3 min.
Condividere questo articolo!