Pane per tutti, la voce forte per il cambiamento

Rapporto annuale 2016: successi e novità

Cosa hanno in comune uno smartphone e una pannocchia di granoturco? Sono spesso prodotti utilizzando sostanze nocive. Contro questo Pane per tutti ha combattuto nel 2016: Fra le altre cose, Pane per tutti si è impegnato in Svizzera per l’iniziativa per multinazionali responsabili e al Sud per il diritto delle famiglie contadine di mantenere l’attività tradizionale di coltivazione. «Per avere un mondo più giusto, occorre una transizione interna» sostiene il direttore Bernard DuPasquier.

Pane per tutti, l’organizzazione di cooperazione internazionale delle Chiese evangeliche in Svizzera, ha vissuto un anno molto positivo. L’iniziativa per multinazionali responsabili ha riscontrato grande successo: insieme alle organizzazioni partner Sacrificio Quaresimale ed Essere solidali è stato possibile raccogliere circa 30 000 firme. L’iniziativa popolare depositata nel 2016 chiede che le multinazionali con sede in Svizzera siano obbligate a verificare se le loro attività all’estero violano diritti umani o disposizioni relative alla protezione dell’ambiente, al fine di applicare i principi guida per le imprese e i diritti umani approvati dall’ONU nel 2011.

Impegno volontario non più sufficiente

L’impegno volontario delle multinazionali non è più sufficiente. Lo ha rivelato lo studio pubblicato da Pane per tutti nell’aprile 2016 sulla politica dei diritti umani delle 200 maggiori multinazionali svizzere: solo l’11 per cento delle imprese esaminate ha iniziato ad applicare i principi guida dell’ONU, mentre nel 61,5 per cento dei casi mancano ancora misure volte a radicare i diritti umani nella politica aziendale.

Contro le sostanze tossiche nelle fabbriche e nei campi

L’obbligo di diligenza carente si manifesta per esempio in modo concreto nell’impiego del benzolo, solvente estremamente tossico, per la produzione di apparecchi informatici. Questa sostanza ha già causato la morte di migliaia di persone. I maggiori rivenditori di smartphone in Svizzera sono stati invitati tramite una campagna d’autunno 2016 con Sacrificio Quaresimale ad assumersi la propria responsabilità e a impegnarsi a vietare il benzolo nella produzione di apparecchi informatici. Swisscom si è detta disposta ad assumersi la propria responsabilità, mentre Sunrise intende ancora valutare la questione.

Con assistenza di Pane per tutti le organizzazioni partner al Sud si oppongono con successo alle multinazionali agricole che creano senza scrupoli nuove marche per vendere i propri prodotti chimici e che vietano alle famiglie contadine di utilizzare le sementi tradizionali grazie a nuove leggi sulla protezione delle novità vegetali. Nel 2016, in Kenia è stato raggiunto un successo intermedio: oltre alla legge sulla protezione delle novità vegetali, infatti, è stato possibile fissare per iscritto in una nuova legge anche i diritti delle contadine e dei contadini, che sono così considerati con pari diritti a livello di legge.

È necessario un cambiamento fondamentale

I due esempi esposti hanno in comune la considerazione maggiore del profitto rispetto alla tutela della vita. «È necessario cambiare le priorità del nostro sistema alimentare ed economico» sostiene il direttore di Pane per tutti Bernard DuPasquier. «Ciò è possibile soltanto se iniziamo a osservare da una nuova prospettiva noi stessi e il mondo.» Per questo motivo, nel 2016 Pane per tutti ha cominciato ad accelerare questo cambiamento interno e a inserirsi in un movimento globale di iniziative locali che mirano a creare a breve termine un mondo con priorità più giuste. Per questo Pane per tutti ha creato un posto di lavoro per la transizione interna in Losanna.

 

Persona di contatto: Urs Walter, Pane per tutti, +41 079 489 38 24

Informazioni: www.painpourleprochain.ch/publications

15 Maggio 2017 | 12:12
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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