Siria: cento morti per un attacco chimico

È di almeno cento morti e oltre 400 feriti il bilancio dell’attaco aereo condotto con gas tossici sulla città di Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib, nella Siria nordoccidentale. È quanto afferma la televisione Al Arabya che cita fonti sanitarie di Idlib.

Membri dell’opposizione siriana hanno postato immagini che mostrano i volontari della protezione civile che soccorrono i feriti distesi a terra lavandoli con i tubi dell’acqua. In altri video si vedono alcuni bambini morti nell’attacco, che, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus) con sede nel Regno Unito, sarebbero almeno 11.

Subito dopo la diffusione delle notizie dell’attacco la Francia ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il ministro degli esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha parlato di azione «mostruosa». Analogo il commento dell’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea, Federica Mogherini. È «un tragico promemoria del fatto che la situazione sul terreno continua a essere drammatica» ha detto, aggiungendo: «Ovviamente c’è una primaria responsabilità del regime, perché la sua responsabilità è quella di proteggere il suo popolo, non di attaccarlo».

E, intanto, i ministri degli esteri dell’Ue hanno dato ieri il loro via libera, durante la riunione del Consiglio europeo a Lussemburgo, alla strategia comune sulla Siria. Si tratta di un documento in sei punti, proposto dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, che oggi ha convocato a Bruxelles una conferenza «per sostenere il futuro della Siria e della regione». Mogherini ha sottolineato che nei prossimi giorni si affronterà la questione del sostegno umanitario, ricordando che «l’Ue è il primo donatore per la regione». Ma, ha aggiunto, «ci concentreremo anche sul sostegno ai colloqui politici di Ginevra».

Nel frattempo, lo stanziamento di aiuti umanitari per 262 milioni di dollari a favore della popolazione siriana è stato deciso in occasione della conferenza dei donatori che per due giorni a Doha, capitale del Qatar, ha riunito l’Onu e 25 organizzazioni non governative della regione. L’inviato dell’Onu in Siria per le questioni umanitarie, Ahmed bin Mohammed Al-Muraikhi, ha sottolineato che per fare fronte alla colossale crisi umanitaria che affligge la Siria occorrerebbero otto miliardi di dollari solo per il 2017.

(Osservatore Romano)

5 Aprile 2017 | 07:45
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