Internazionale

Mons. Li Side, testimone eroico della Chiesa in Cina

Più di due settimane dopo la morte di mons. Etienne Li Side, la Santa Sede ha ufficialmente annunciato il decesso di questo prelato cinese in un comunicato del 24 giugno. Morto l’8 giugno all’età di 92 anni, l’anziano vescovo della Diocesi di Tianjin in Cina è restato «eroicamente in comunione con il successore di Pietro», indica il Vaticano. 

Etienne Li Side era nato nel 1927 in una famiglia «di lunga tradizione cattolica», nel nord-est della Cina, indica il comunicato ufficiale. Sin dalla più giovane età, si è sentito chiamato a consacrarsi totalmente al Signore ed entrò in seminario nel 1940. Quindici anni più tardi, fu ordinato e incardinato nella Diocesi di Tianjin, eretta da papa Pio XII (1939-1958).

Per ben tre volte il prete sarà arrestato dalle autorità del suo Paese dopo la presa di potere di Mao Zedong e la creazione dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi nel 1957, alla quale ha sempre rifiutato di appartenere. Nel 1958 è incarcerato per quattro anni. Poi nel 1963 torna di nuovo in carcere e viene condannato ai lavori forzati fino al 1980. Infine nel 1989 la terza incarcerazione per due lunghi anni. Nel 1992, le autorità l’hanno quindi messo sotto sorveglianza in un villaggio di montagna isolato, dove è rimasto fino alla morte. Per la Santa Sede mons. Li Side ha difeso costantemente i prinicipi della Chiesa cattolica e ha testimoniato appieno il Vangelo di Cristo.

Per molti fedeli come per un buon numero di preti della Chiesa «sotterranea», il prelato esiliato era molto amato. Nonostante l’isolamento, erano tanti quelli che andavano regolarmente a fargli visita. Per molti altri sacerdoti era un punto di riferimento. Nel 1994 aveva anche fondato la Congregazione delle suore del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore immacolato di Maria.

cath.ch/red

24 Giugno 2019 | 20:21
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