Il cardinale Zuppi, presidente dei vescovi italiani
Internazionale

Dopo la Cina ci sarà ancora una visita a Mosca per il cardinale Zuppi

Il cardinale Zuppi, inviato speciale del Papa per la missione di pace in Ucraina ha incontrato in Cina Li Hui, rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici. Era la prima volta che un inviato vaticano veniva ricevuto da un funzionario ufficiale del governo cinese a Pechino.

Li Hui è stato ambasciatore cinese in Russia (2009-2019) e Kazakistan (1997-2000) e vice ministro degli affari esteri (2008-2009). Si tratta di un diplomatico di lungo corso e il 16 e 17 maggio 2023 Li ha visitato l’Ucraina dove ha incontrato il ministro degli Affari esteri Dmytro Kuleba. Le parti hanno discusso i principi per ripristinare una pace stabile e giusta basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. In quell’occasione Kuleba ha dichiarato ancora una volta che l’Ucraina non accetterà alcuna proposta che comporti la perdita dei suoi territori o il congelamento del conflitto.

«Sulla questione ucraina, la Cina è sempre impegnata a promuovere la pace e i colloqui», ha dichiarato Mao Ning, portavoce del governo di Pechino dopo l’incontro con il cardinale «e siamo disposti a collaborare con tutte le parti per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la de-escalation».

La reazione russa

Importante, nelle ore successive, la dichiarazione del ministro degli esteri russo Lavrov che ha detto di attendere una nuova visita di Zuppi a Mosca, segno quindi che l’iniziativa in Cina sta aprendo qualche spiraglio anche a Mosca.

 »Stiamo seguendo con attenzione la tappa cinese della missione affidata al cardinale Matteo Zuppi da Papa Francesco. Speriamo che le discussioni che avranno luogo a Pechino offrano nuovi spunti di riflessione. I colloqui di Sua Eminenza cardinale Matteo Zuppi a Mosca sono stati molto proficui e hanno portato ad alcuni passi concreti di carattere umanitario». Così anche LaPresse l’ambasciata russa presso la Santa Sede, commentando il viaggio del presidente della Cei in Cina per la missione di pace per l’Ucraina voluta da Papa Francesco.

La necessità della pace per la Cina

Come hanno osservato in queste ore alcuni commentatori «con un’economia in affanno, Xi Jinping sa bene che l’interscambio con i russi vale praticamente un decimo di quello che la Cina ha con Usa e Ue. E che bisogna ritornare a rapporti più «sani», riparando le relazioni specialmente con l’Europa. Tra mille equilibrismi, per continuare a crescere Pechino ha bisogno dei mercati statunitensi ed europei. Un’istanza che può collimare con la «offensiva per la pace» promossa anche da papa Francesco». Speriamo sia così.

Le dichiarazioni di Zuppi rientrato in Italia

L’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, già tornato in Italia (ha presieduto a Palermo la Messa per i 30 anni dell’omicidio del beato padre Puglisi) ha detto a TV2000: «C’è stata una grande attenzione da parte del governo cinese. Una discussione franca con l’inviato per l’Ucraina, con un importante scambio di vedute anche di prospettive per il futuro. Secondo il porporato, «tutti devono spingere nella stessa direzione che deve essere quella di trovare la chiave di una pace giusta e sicura». E quanto alle dichiarazioni moscovite, il presidente della Cei ha sottolineato che sono «importanti perché la pace si fa dialogando e trovando gli spazi possibili e necessari. E questo va nella direzione auspicata dal Papa». Sul fronte diplomatico, ha concluso, «la palla non è solo nel campo ucraino. Devono giocare tutti. L’Ucraina ha già giocato e ha presentato anche le sue proposte. In realtà per la pace devono giocare tutti quanti».

fonte: agenzie

Il cardinale Zuppi, presidente dei vescovi italiani | © diocesibologna.it
16 Settembre 2023 | 09:25
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