Media Leventina: risparmio energetico in chiesa, l’esempio di chi si è organizzato

di Katia Guerra 

Le comunità parrocchiali della Media Leventina non hanno aspettato che il tema fosse sulla bocca di tutti per trovare delle soluzioni per risparmiare energia. Già da qualche anno vengono infatti messe in atto, durante il periodo più freddo, delle strategie per ridurre i consumi, «per una sensibilità ecologica, certo, ma anche per una questione di costi», ci dice il parroco fra Edy Rossi Pedruzzi. «La prima esperienza è maturata nel 2000 con i restauri alla chiesa di Mairengo: per un po’ la messa è stata celebrata nella sala comunale», ci racconta. Da qui si è capito che era possibile trovare delle soluzioni per evitare di dover riscaldare, nel periodo invernale, le chiese, cosa oggettivamente non facile data la conformazione degli edifici. «Nelle chiese moderne, più basse, come ad esempio quella di Carì, la dispersione del calore non è così grande come invece negli edifici più antichi, dove l’attenzione all’efficienza energetica non era ancora una consuetudine. Si badava di più agli aspetti architettonici e artistici».

Con l’aggregazione comunale e la nascita della nuova Faido, molte sale comunali sono rimaste vuote o utilizzate solo saltuariamente. «Il comune ci ha messo a disposizione questi spazi, ad esempio ad Osco, a Calpiogna e a Campello, per le celebrazioni», evidenzia fra Edy. «Dove è possibile si utilizzano gli edifici sacri più piccoli. Ad esempio, in inverno, a Faido la Santa Messa viene celebrata nella chiesa del convento e non nella grande parrocchiale».

«Non chiudiamo le chiese», ci tiene a sottolineare il frate cappuccino. «I luoghi di culto rimangono sempre aperti per chi vuole accedervi per un momento di raccoglimento e preghiera. Inoltre, trascorso il periodo più freddo, torneremo a celebrare ed apprezzare le Messe nelle chiese».

L’iniziativa è stata accolta tutto sommato bene dai fedeli, che hanno capito le ragioni alla base di queste scelte. Solo durante i primi tempi qualcuno ha manifestato il sentimento che una Messa celebrata nella sala comunale valesse meno che quella celebrata in chiesa. «Si è trattato solo di qualche lamentela iniziale, sulla quale ha preso il sopravvento la possibilità di potersi riunire al caldo e il sentimento di maggior comunità creato dalla diversa grandezza e conformazione degli spazi. A noi parroci ci sembra a volte di andare in missione ».

Visto l’evolversi della situazione in quanto a numeri di fedeli che frequentato la chiesa per le Sante Messe, le sempre più scarse risorse finanziare e i preventivati aumenti dei costi legati all’energia, sarà sempre più necessario pensare a nuove strategie di risparmio, non solo per la Media Leventina, ma per tutte le comunità parrocchiali.