GIULIO MERCATI, ORGANISTA DE LA CATEDRAL DE LUGO TOCANDO EL ORGANO MODERNO
Ticino e Grigionitaliano

Lugano: Giulio Mercati, organista di S. Maria degli Angeli, in concerto a Gerusalemme

Testimoniare la presenza dei cristiani in Terra Santa attraverso la loro musica e cultura, a partire da uno strumento musicale che si ritrova nelle loro chiese e non altrove: l’organo. Nasce con questo intento e secondo questa intuizione il «Festival organistico di Terra Santa», che si tiene annualmente, su iniziativa della Custodia di Terra Santa, sui luoghi storicamente segnati dalla presenza dei frati francescani nella terra di Gesù. Con un contributo che, quest’anno, giungerà direttamente dal Ticino: protagonista, nelle date dal 15 al 18 novembre, sarà infatti Giulio Mercati, organista titolare, da circa quindici anni, di S. Maria degli Angioli e direttore artistico della stagione musicale realizzata dalla stessa Parrocchia, in collaborazione con la Diocesi, la Città di Lugano e l’Orchestra della Svizzera italiana.

«La mia attività professionale si sviluppa principalmente in due direzioni, quella di concertista, viaggiando molto, e quella di maestro di cappella, ruolo svolto nelle Chiese luganesi di S. Maria degli Angioli e di S. Maria di Loreto, grazie all’appoggio indispensabile dei due sacerdoti ai quali è affidata la cura pastorale della Parrocchia, Don Luigi Pessina e Don Giorgio Paximadi», sottolinea Mercati.

«Il mio ruolo di maestro di cappella ricalca le prerogative alle quali tale incarico era storicamente associato: l’accompagnamento organistico della liturgia, la cura di un gruppo vocale liturgico, l’organizzazione dei concerti spirituali. Una terza direzione del mio lavoro si esplica quindi nella professione di direttore artistico, quasi esclusivamente di stagioni di concerti spirituali. In particolare svolgo questo ruolo in Spagna, dove sono responsabile degli eventi musicali della Diocesi di Lugo (Galicia), a Milano, presso la grande Chiesa di S. Maria degli Angioli, più nota come Sant’Angelo, nella mia città, Saronno, dove organizzo una importante rassegna di concerti, realizzati dalla Comunità Pastorale «Crocifisso Risorto», e infine a Morbio Inferiore, per il «Settembre organistico»».

La possibilità di esibirsi a Gerusalemme è occasione propizia per tornare alle radici di questi impegni, vissuti con gratitudine: «Vivo l’attesa per i quattro concerti previsti in Terra Santa con trepidazione. Giungere a suonare in quei luoghi è tornare all’origine del mio stesso impegno, che è quello di aiutare ad avvicinare l’uomo al mistero della fede, attraverso la musica».

In ciascun luogo stabilito dagli organizzatori del Festival verranno eseguiti pezzi composti nei secoli per commentare le vicende verificatesi sul posto, secondo il racconto evangelico. «Eseguirò 4 programmi diversi, cercando di adattarmi ai quattro strumenti a disposizione», sottolinea Mercati. «Tra gli autori barocchi, soprattutto protagonisti del primo appuntamento, cito Alessandro Scarlatti, Dietrich Buxtehude, Johann Sebastian Bach e anche Louis Claude Daquin (1694-1772) autore del bel brano «Pour l’amour de Marie», che eseguirò a Nazareth; tra gli autori novecenteschi, invece, Maurice Duruflé (1902-1986) e Olivier Messiaen (1908-1992) di cui eseguirò, a Betlemme, un brano tratto dalla «Nativité du Seigneur», intitolato «Les Bergers»».

Quattro le chiese scelte per i suoi concerti: la chiesa di S. Pietro a Giaffa, la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, la chiesa di S. Salvatore a Gerusalemme e la chiesa di S. Caterina della Natività a Betlemme. I concerti potranno essere seguiti anche da casa: ciascuno di essi, infatti, verrà trasmesso via streaming sul sito ufficiale del Festival (tsorganfestival.org) o sul suo canale Facebook.

Laura Quadri

GIULIO MERCATI, ORGANISTA DE LA CATEDRAL DE LUGO TOCANDO EL ORGANO MODERNO
16 Novembre 2022 | 05:55
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