Il professore Arturo Cattaneo
Ticino e Grigionitaliano

Lugano: Facoltà di teologia in festa per i 75 anni del prof. Arturo Cattaneo

Fu Eugenio Corecco nel 1991 a chiedere a don Arturo Cattaneo, sin dagli inizi dell’Istituto teologico luganese – poi Facoltà di Teologia – di assumersi l’incarico di insegnamento del Diritto canonico. Una lunga carriera di cui domani, a oltre 30 anni da quegli inizi, si farà memoria presso la Facoltà. Alle ore 11, in occasione di un pubblico festeggiamento per i suoi 75 anni, verrà infatti consegnata al prof. Cattaneo una raccolta di scritti redatta a più voci da vari canonisti dal titolo «Fides et Jus», mentre la laudatio sarà affidata a mons. Juan Ignacio Arrieta, già Presidente dell’Associazione internazionale dei Canonisti e attualmente Segretario del Dicastero Pontificio per i testi legislativi.

«Prima di diventare sacerdote ho fatto l’architetto», racconta il prof. Cattaneo. «Si può dunque dire che sia passato dall’essere architetto degli edifici materiali a quello degli edifici spirituali, delle anime, della Chiesa con maiuscola, del Corpo mistico di Cristo. Il diritto canonico è infatti un po’ come l’architettura, la struttura della Chiesa». Per questa nuova «architettura», la passione fu subito molta: «Fin dal mio dottorato, svolto con Klaus Mörsdorf del quale Corecco fu assistente presso l’Università di Monaco, mi sono interessato dei fondamenti ecclesiologici del diritto canonico così come sviluppato dai due studiosi e, quale sacerdote dell’Opus Dei, della vocazione e missione dei fedeli laici e dell’aspetto carismatico della Chiesa». Il prof. Cattaneo ci dice di aver seguito con interesse l’evolversi della canonistica, già in atto da tempo: «Dopo la pubblicazione del nuovo Codice di diritto canonico del 1983 c’è stato un progressivo avvicinamento dei due modi di concepire la canonistica: quale scienza giuridica e quale disciplina teologia, nel senso di integrare i due aspetti; negli ultimi decenni, ed in modo particolare grazie a Papa Francesco, si è quindi notato una crescente attenzione per il servizio che il diritto canonico è chiamato ad offrire alla missione della Chiesa».
Proprio al Papa, in occasione dei suoi 10 anni di Pontificato, va il pensiero del prof. Cattaneo: «Papa Francesco ha dovuto e voluto intervenire nel diritto canonico soprattutto a livello del diritto penale, per prevenire e correggere con maggior chiarezza e tempestività casi di abusi nella Chiesa, ma anche in altri ambiti, come quello economico o a proposito della tentazione del «carrierismo». Altri contributi di questo Pontefice sono stati per esempio le riforme per rendere più agili i processi sulle nullità matrimoniali e il suo impegno per favorire il ruolo di laici e laiche nella Chiesa». Quale dunque, per gli uomini e le donne credenti di oggi, l’importanza del diritto canonico? «Importante è la consapevolezza che la Chiesa è stata fondata da Cristo ed è andata configurandosi, sviluppandosi e arricchendosi sospinta dallo Spirito Santo. Ma nel suo sviluppo storico ci sono anche molti elementi umani, contingenti e migliorabili.

Ecco l’importanza della sfida posta al canonista: discernere nella struttura della Chiesa ciò che è voluto da Dio da ciò che è sovrastruttura umana e quindi bisognosa di continui miglioramenti e riforme».

E il prossimo futuro? «Vorrei riunire in un volume alcuni miei contributi sui movimenti ecclesiali e sulla missione ecclesiale dei fedeli laici. Da diversi anni, buona parte del tempo la dedico inoltre all’attività pastorale con i giovani, i fidanzati e le persone sposate. Ho così pubblicato diversi testi per loro: sulla confessione, sulla preparazione al matrimonio, sul tema vocazionale e quello della famiglia. Mi piacerebbe scriverne altri di questo tipo. Quest’anno, in particolare, spero di riuscire a terminare un libro con brevi meditazioni sul mistero del Natale, contemplando i capolavori dell’arte pittorica da Giotto fino al Seicento».

Laura Quadri

Il professore Arturo Cattaneo | © catt.ch
10 Marzo 2023 | 07:54
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