Alice Drisch durante la testimonianza alla GmG romanda
Svizzera

Losanna: GmG romanda. La storia di Alice, mamma di un bimbo con la Trisomia 21

Circa 300 giovani hanno partecipato alla messa di apertura della GMG di Losanna, celebrata nella cattedrale della capitale del Canton Vaud sabato 7 maggio 2022. Guidata dal gruppo vallesano Raising Hope, la fervente celebrazione ha dato un assaggio di ciò che i giovani vivranno alla prossima e attesissima Giornata mondiale della Gioventù che sarà a Lisbona, in Portogallo, nel 2023. Il fine settimana è anche un’occasione per incontrare giovani di altri cantoni francofoni, per ampliare la l rete di conoscenze e per condividere belle esperienze e testimonianze.

La forte testimonianza di Alice Drisch

Come quella di Alice Drisch, operatrice pastorale della Diocesi di Lione, in Francia, ma anche moglie e mamma. Alice, con coraggio e semplicità, ha raccontato la sua storia: «Finché non ho lasciato il reparto maternità, non volevo tenere in braccio mio figlio. Quando a Isaac è stata diagnosticata la sindrome Down, due giorni dopo la nascita, ho provato un senso di sventura. Avevo bisogno di stare da sola nella mia stanza. Ho pregato Dio, gli ho gridato: ‘Perché?’». Alice ha raccontato, sulle prime, di essersi rifiutata di vedere suo figlio, chiedendo di rimanere sola nella sua stanza a pregare. «Con la sensazione di una punizione e di una maledizione, ho pregato Dio, gli ho gridato: ‘Perché?’. Ad un certo punto mi sono sentita piena della presenza dello Spirito Santo. e mi sono calmata». Alice trova così il coraggio di visitare il suo bambino. «Sono andato a prendere mio figlio, siamo tornati a casa e non avevo più pregiudizi nei suoi confronti». Alice ha ammesso di essere stata terrorizzata dalla mancanza di conoscenza della malattia. Oggi la loro vita continua con le sue preoccupazioni. «Devi adattarti, il ritmo della tua vita è cambiato. Come famiglia viviamo giorno per giorno, accompagnando il piccolo Isaac nel suo sviluppo, che è necessariamente più delicato di quello degli altri bambini. La sindrome di Down è un handicap delicato. Tutto richiede tempo. Isaac parla poco». La coppia deve imparare a vivere al momento. «Niente più liste di cose da fare, niente più grandi piani e niente più anticipazioni. Eppure è un’esistenza piena di gioia: Isaac è un dono della vita, ha sviluppato una grande sensibilità e genera molta felicità intorno a lui». Alice Drisch deplora il fatto che le persone con disabilità siano definite principalmente da ciò che «non fanno» o da ciò che «non sono». Poi ammette che la vita non è sempre facile, nemmeno con le persone che li circondano. Alcuni della famiglia hanno impiegato molto tempo per accettare Isaac. «C’è voluta pazienza».

Da un dolore grande un segno di vita

Nell’ottobre 2021, Alice Drisch e suo marito hanno fondato «M21» (M for Wonder), un’associazione che aiuta e sostiene i genitori a cui è stata diagnosticata per un figlio la sindrome di Down durante la gravidanza o alla nascita. Un team di persone risponde al telefono per fornire consigli e supporto. La piattaforma presenta anche testimonianze di genitori di bambini con la sindrome di Down.

Evento ecumenico e conclusione della GMG romanda

L’8 maggio 2022, i giovani cattolici romandi hanno partecipato a una funzione protestante nella cattedrale nell’ambito del programma della GmG, come forma di scambio e di conoscenza reciproca. La cerimonia, presieduta dal pastore Line Dépraz, è stata un’occasione per scoprire un altro modo di vivere la fede e di riunirsi sotto il segno di Cristo. La GmG romanda si è successivamente conclusa nel pomeriggio, con una celebrazione eucaristica a Losanna.

fonte: cath.ch/ripresa e adattamento catt.ch

Alice Drisch durante la testimonianza alla GmG romanda | © cath.ch
10 Maggio 2022 | 14:40
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