Ticino e Grigionitaliano

L’opera incessante di suor Teresa in Ucraina sostenuta anche dal Ticino

di Silvia Guggiari 

A Borislav, in Ucraina, a circa 100 km da Leopoli, c’è una suora che dall’inizio della guerra sta lavorando incessantemente per sostenere i profughi e i cittadini in questa emergenza la cui fine sembra ancora lontana. Insieme alle sue consorelle, si prodiga per ospitare esuli in uscita o che rientrano nel Paese e per dare una mano alle famiglie e ai soldati nella regione di Borislav.

Suor Teresa, questo il nome della religiosa polacca appartenente alla Congregazione delle Piccole Ancelle dell’Immacolata Concezione, ha speso la sua vita in diversi Paesi dell’est, sempre a contatto con situazioni particolarmente fragili. Attraverso padre Artur della comunità di Magadino, le sue opere buone sono arrivate fino in Ticino dove da alcuni anni, e in particolare in questo 2022 segnato dalla guerra, sono sostenute dal «Gruppo Missioni del Gambarogno », dalla comunità e dall’Istituto scolastico di Faido. «Vorrei ringraziarvi dal profondo del mio cuore per tutte le forme di aiuto, il sostegno generoso e la comprensione che state dimostrando nei confronti dei nostri bisogni», scrive suor Teresa sulle pagine del bollettino della Conferenza Missionaria della Svizzera Italiana.

Un centro per gli aiuti umanitari

Subito dopo lo scoppio della guerra, nella parrocchia di suor Teresa è stato istituito un centro per gli aiuti umanitari, e grazie all’aiuto dei volontari, «dal lunedì al venerdì continuiamo a distribuire cibo, prodotti per la pulizia e vestiti ai rifugiati che arrivano nella nostra città». Nei mesi scorsi, quando la situazione nell’Ucraina centrale sembrava essersi calmata, molti ucraini sono tornati a casa, ma il precipitare degli eventi nelle ultime settimane «ha costretto tante di queste persone a ritornare da noi».

L’esempio di una «solidarietà fraterna»

I recenti drammatici eventi bellici hanno colpito anche i territori dell’Ucraina occidentale gettando ancora una volta i cittadini ucraini nello sconforto e nell’ansia per il loro futuro: «Tuttavia – scrive suor Teresa –, continuiamo ad unirci in una solidarietà fraterna e, confidando nella protezione di Dio per tutto ciò che è e sarà, continuiamo a cercare modi per aiutare gli altri: ogni settimana i nostri volontari si recano nell’Est del Paese per portare aiuti e anche nei giorni scorsi, nonostante il rischio accresciuto e i continui allarmi, si sono recati a Kharkiv per soccorrere le persone bisognose. Abbiamo fornito a due scuole dove alloggiano i rifugiati dei frigoriferi e delle lavatrici. Per i soldati, inoltre, acquistiamo e forniamo coperte, sacchi a pelo, materassini, vestiti, guanti, generatori elettrici, batterie, torce elettriche, strumenti, kit di pronto soccorso, medicinali, cibo in scatola e altre cose richieste dal personale medico».

In sostegno ai bambini

Recentemente, le suore insieme ai volontari hanno visitato i bambini provenienti da vari orfanotrofi dell’est che sono stati trasferiti in una scuola trasformata in un pronto soccorso, a circa 200 km da Borislav: ai bambini vittime di questa guerra «abbiamo cercato di portare il nostro sostegno, facendo loro dei piccoli doni dopo aver giocato e pregato insieme».

Uno dei prossimi progetti delle religiose è quello di sostenere un altro orfanotrofio insieme alla scuola materna nella provincia di Winnica, dove la maggior parte dei bambini ha i padri al fronte e «le famiglie hanno bisogno del nostro sostegno».

L’accompagnamento nella sofferenza

Da più di dieci mesi, suor Teresa incontra persone che si portano dietro storie di grande sofferenza: «Spesso mancano le parole, rimane solo l’accompagnamento silenzioso. Preghiamo ogni giorno perché, grazie alla generosità di molti, possano giungere al nostro centro parrocchiale le risorse con cui dare speranza alla gente. Che Dio ricompensi ogni bene, ogni dono di preghiera, ogni sofferenza e ogni dono di sostegno economico. Attendiamo con impazienza la pace in Ucraina e in ogni cuore umano».

Per informazioni e donazioni: tel. 091 966 72 42, mail a segreteria@cmsi.ws; conferenzamissionaria.ch.

Il «Gruppo Missioni Gambarogno » è nella «rete»

Il Gruppo Missioni nel Gambarogno è nato nel 1983 quando Mauro Clerici è partito missionario nella prima équipe del progetto diocesano a Barranquilla in Colombia. Da quel momento, sempre è stato di stimolo alle comunità rivierasche per un’apertura alla condivisione, alla solidarietà e all’ecumenismo. Ancora oggi, durante l’anno il gruppo si impegna in attività a sostegno di missionari e laici attivi nei Paesi in cui le situazioni richiedono una presenza. In tal senso, l’impegno maggiore nel 2022 è stato il sostegno a suo Teresa in Ucraina, conosciuta tramite padre Arturo della congregazione michelita presente nel Gambarogno e che il gruppo aiuta da una quindicina di anni. Tra le attività ricorrenti, che coinvolgono una ventina di collaboratori, si possono ricordare i banchi del dolce in primavera, i mercoledì della polenta a settembre, il mercatino a inizio Avvento, serate di formazione e di informazione, i cantori della stella, l’incontro di preghiera ecumenica. Il gruppo attualmente si è integrato nella rete pastorale del Gambarogno.

16 Gennaio 2023 | 06:10
Tempo di lettura: ca. 3 min.
Condividere questo articolo!