Sylvain Queloz ha servito Benedetto XVI per tre anni
Svizzera

L'ex guardia svizzera Sylvain Queloz: «Benedetto XVI ha cambiato la mia vita»

Raphaël Zbinden

L’ex guardia svizzera Sylvain Queloz, che ha prestato servizio a Roma dal 2008 al 2011, ha partecipato ai funerali di Benedetto XVI il 5 gennaio 2023 a Roma. L’autore racconta questo forte momento storico e un papa che ha lasciato un’impronta indelebile nella sua vita.

«Una sorta di nebbia, illuminata dal sole, ha avvolto Piazza San Pietro durante i funerali. Con il fervore della folla, si è creata un’atmosfera davvero speciale», osserva Sylvain Queloz. Un’atmosfera che rifletteva, per l’ex guardia pontificia, il misto di gioia e tristezza provato durante la celebrazione. «Certo, molte persone piangevano, ma c’era anche un enorme sentimento di gratitudine nell’aria per tutto quello che Benedetto XVI ha saputo dare al mondo e alla Chiesa».

Una gratitudine che l’originario della regione del Giura sente anche a livello personale. «Sono venuto a ringraziare Benedetto XVI e a chiedergli di continuare a vegliare sulla Chiesa». Ha servito il Papa bavarese dal 2008 al 2011. Un’esperienza che ha cambiato la sua vita. Durante il suo servizio in Vaticano, incontrò un uomo che lo toccò profondamente, soprattutto per la sua umiltà, la sua dolcezza e la sua semplicità. «È stato spesso descritto come freddo e distante. Ma non è stato così. Forse è stato visto come tale a causa della sua grande timidezza e modestia. Ma era una persona di immensa bontà, pazienza e gentilezza».

Principio di verità

Sylvain Queloz ci assicura di non aver mai lasciato nessuno indifferente. «La sua presenza, il suo sguardo, avevano un’intensità quasi mistica. Ha preso in considerazione la persona che aveva di fronte.

Durante i suoi turni di notte, Sylvain Queloz leggeva anche i libri del Papa-teologo. «Sono rimasto molto colpito dalla profondità del suo pensiero. In particolare l’enfasi sulla verità, che credo sia un principio molto importante nel nostro mondo di oggi. L’incontro con il pontefice stesso e con la sua teologia «ha cambiato la mia vita», dice. Questo ha rafforzato la sua fede e lo ha portato a studiare teologia all’Università di Friburgo, che sta per terminare. È anche impegnato nel lavoro pastorale a Friburgo, dove vive da circa dieci anni.

«Santo subito»?

Il fervore popolare che ha seguito la morte del papa tedesco ha confermato a Sylvain Queloz che il pontefice è rimasto nel cuore di molti, nonostante il suo trasferimento nel monastero Mater Ecclesiae, dopo la sua rinuncia nel 2013. Alla Messa funebre era in compagnia di circa 40 ex Guardie Svizzere. «Molti di noi erano in lacrime durante questa cerimonia davvero commovente. Va detto che come guardia, quando si dà la vita al Papa, si crea un rapporto speciale e forte. Oltre al dono della propria vita a livello fisico, c’è il desiderio di donarsi in seguito per la Chiesa e la fede. Non mi piace l’espressione «ex Guardia Svizzera», perché per me si rimane tali per tutta la vita.

Tra la folla, Sylvain Queloz ha notato un gran numero di giovani e di sacerdoti, segno che Benedetto XVI, nonostante il suo breve pontificato, «ha segnato il suo tempo». Alla fine del funerale, ha sentito molte esclamazioni di «santo subito» (appello per la canonizzazione). Un desiderio che il nativo della regione del Giura ovviamente sottoscrive pienamente. (cath.ch/rz/traduzione catt.ch)

Sylvain Queloz ha servito Benedetto XVI per tre anni | © DR
12 Gennaio 2023 | 14:01
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