Lara Allegri, presidente dell'Azione Cattolica ticinese.
Ticino e Grigionitaliano

«L’Azione cattolica ticinese sogna una Chiesa aperta»

di Cristina Vonzun

«È stata un’assemblea partecipata e che guarda al futuro», così ci dice Lara Allegri di Claro, da febbraio 2023 prima donna presidente nella storia dell’Azione cattolica ticinese (ACT). Lara si riferisce alla assemblea elettiva dell’associazione che si è svolta a Lugano il 6 maggio scorso. L’ACT, che vanta oltre 150 anni di storia, è composta da laici, uomini e donne, giovani, adulti e famiglie. Persone che vivono un cammino di fede e, insieme, secondo la Chiesa cattolica, sono un «ministero associato» a servizio di diocesi e parrocchie, riconosciuto come tale dal Concilio Vaticano II. È quindi importate sentire la voce di questi laici, il loro modo di guardare la Chiesa e la società di oggi. «Il postcovid – afferma Lara Allegri – richiede una ripartenza ragionata rispetto ai bisogni che emergono». Un primo bisogno – se si considerano i risultati delle indagini sociali sullo stato di salute delle nuove generazioni, sono i giovani. Ragazzi e ragazze che hanno bisogno di vicinanza, senso, compagnia. «All’assemblea abbiamo preso la decisione di far ripartire un settore che l’Azione cattolica dedicherà ai ragazzi, con campi ed incontri specifici per loro». Un progetto in divenire che prevede la nomina di tre responsabili. Un’altra attenzione prossima sarà riservata alle famiglie. «Nel settore adulti abbiamo chiesto la presenza di una moglie e mamma con 6 figli che è anche di formazione teologa».

Per una Chiesa aperta

Ecologia integrale, Chiesa aperta a tutti, soprattutto ai lontani e fede e politica sono stati i tre temi emersi nella discussione assembleare. «L’Azione cattolica partecipa alla Rete Laudato si’ che propone in Ticino varie iniziative nel campo dell’etica sociale cristiana e dell’ecologia integrale, una presenza che vogliamo rafforzare», spiega Lara Allegri. «Ci siamo anche interrogati su domande che riguardano la Chiesa nella sua volontà di accoglienza pastorale nei confronti di tutti, a partire dalle questioni poste alla comunità ecclesiale dai temi del gender e dell’accoglienza pastorale delle persone omosessuali». Il terzo tema emerso riguarda il rapporto tra fede e cultura. «È scaturito dall’assemblea il desiderio di essere più presenti in rapporto al mondo politico». Tema attuale: tra qualche settimana si vota in Svizzera la legge sul clima. «Quale posizione come cattolici possiamo esprimere alla luce dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco?», si chiede Lara.

La sfida delle Reti pastorali

«Su invito del vescovo Lazzeri prima ed ora di mons. Alain de Raemy – continua Lara Allegri – abbiamo discusso e deciso di inserirci nelle nascenti Reti pastorali del territorio e di settore». Appartiene al modo di vivere la Chiesa dei laici di Azione cattolica, l’essere presenti nella Chiesa locale. Sono 26 le Reti pastorali territoriali e cinque quelle di settore (oratori, missioni, evangelizzazione, cappellanie, giovani). In tutte queste reti, i laici di ACT desiderano ora coinvolgersi, in particolare nei nascenti Consigli pastorali di rete.

San Francesco e il Cantico

Ma come si fa oggi, da mamma, moglie, persona professionalmente impegnata a vivere un servizio in Azione cattolica? «San Francesco d’Assisi – risponde Lara – ha scritto il Cantico delle creature quando era malato. È un testo poderoso e bellissimo. Questo significa che anche i nostri limiti possono aiutare a far crescere una comunità».

Un’associazione rivolta a tutti

L’Azione cattolica nel mondo è un’associazione di laici voluta dalla stessa Chiesa per l’evangelizzazione delle persone e delle realtà in cui è radicata la parrocchia. In stretta connessione con il vescovo di ogni diocesi. Offre un’esperienza di vita e di fede, personale e comunitaria, attraverso una proposta formativa attenta alla vita, illuminata dal Vangelo e orientata alla missione, nella corresponsabilità. L’Azione cattolica è per tutti: bambini, giovani e adulti, famiglie ed ha dei preti assistenti per le diverse fasce d’età che la costituiscono. Essa rappresenta un ministero laicale associato nella Chiesa, riconosciuto come tale dal Concilio Vaticano II. L’Associazione è presente in una decina di Paesi europei, e in altrettanti in Africa e Americhe. In Ticino è stata fondata nel 1861 ed ha contato negli anni tra i suoi membri figure prestigiose di laici impegnati in politica, nell’educazione e in altri campi, tra questi Giuseppe Motta di Airolo (1871 – 1940) che fu Consigliere federale. L’Azione cattolica ticinese (ACT) ha un ramo femminile, l’Unione femminile cattolica ticinese (UFCT), costituito da donne che nella storia del Ticino sono state importanti pioniere nel campo dei diritti della donna in politica e nella Chiesa. Nel dopo Concilio, negli anni ’70 e ’80, l’ACT affrontò una crisi. Nel 1989, grazie all’allora vescovo di Lugano Eugenio Corecco, l’ACT ebbe un rilancio con un congresso cantonale che contribuì ad una rinnovata aggregazione di laici, soprattutto giovani. Oggi l’ACT ha tre settori: giovani, adulti e famiglie e il rinato settore ragazzi, 160 aderenti e diverse centinaia di simpatizzanti. La presidente in Ticino, fino alla conferma da parte del nuovo Consiglio diocesano, è Lara Allegri di Claro, l’assistente è don Angelo Ruspini. Info: www.azionecattolica.ch

Lara Allegri, presidente dell'Azione Cattolica ticinese.
14 Maggio 2023 | 09:23
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