prof. Ettore Malnati
Ticino e Grigionitaliano

La sinodalità nella Chiesa è scuola di fratellanza umana

di Laura Quadri 

«Camminare insieme», valorizzando l’apporto di ciascuno e vivendo con consapevolezza la «sfida appassionante » dell’evangelizzazione nella nostra epoca. E realizzare la sinodalità affinché la Chiesa possa essere «casa accogliente» di misericordia. Da questi spunti prende avvio il nuovo volume del prof. Ettore Malnati, nato durante il suo insegnamento presso la Facoltà di teologia di Lugano e di recente pubblicato da Eupress/FTL e Cantagalli, per riflettere su uno dei «messaggi più urgenti » del pontificato di papa Francesco: la sinodalità intesa come comunione, con Dio e con il prossimo.

Sinodalità e pace

Come evidenzia il Papa sin dalla Evangelii gaudium, ricordata dal prof. Malnati, la sinodalità «parte della comune dignità di ogni battezzato, sia laico che ordinato» e ha come scopo il consolidamento di «una presenza evangelizzatrice nella storia ». La sinodalità quindi nasce dallo Spirito Santo ed è a immagine della comunione trinitaria; un movimento teologicamente fondato, specchio delle verità ultime e soprannaturali. Sentirsi parte di un cammino comune è però anche, come sottolinea il volume, la via maestra attraverso la quale coltivare la promozione della dignità umana e «contribuire a quel bene estremamente necessario, dopo il dono della vita, che è la pace e la stigmatizzazione dell’ingiustizia, di ogni guerra, con la condanna sia alla corsa agli armamenti che ad ogni forma di violenza e discriminazione».

Una scuola di fratellanza

Al richamo di questa «universale fraternità » bisogna rispondere, non «con lo stile di Caino, ma quello del Buon Samaritano»: per essere uomini e donne sinodali occorre abbracciare «la cultura di prossimità, per dare dignità all’umanità e alla sua casa comune». Sicché l’insegnamento sulla sinodalità si trasforma, una volta compresi i presupposti teologici, in una riflessione sulla fratellanza umana: «La Comunità cristiana ha quale suo compito quello di chiedersi costantemente come porsi per essere buon Samaritano di quell’umanità per la quale il Verbo divino ha dato tutto se stesso sino alla morte di croce».

Una Comunità responsabile

Da qui il nesso inscidibile che viene a crearsi, il fatto, più importante, che «la sinodalità non può esimersi da una fraterna corresponsabilità nei confronti della Comunità».

In tal senso «papa Francesco sottolinea che la Chiesa non può che essere sinodale, cioé vivere in modo trasversale – sia da parte dei ministri ordinati che dei fedeli laici – questo costante discernimento», osserva Malnati. È infatti «la Comunità ecclesiale come tale che, infine, deve porsi in ascolto dello Spirito e delle attese dell’umanità».

prof. Ettore Malnati
23 Aprile 2024 | 11:11
Tempo di lettura: ca. 1 min.
ftl (81), sinodalità (16)
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