Ticino e Grigionitaliano

I pellegrini della parrocchia di Lugano-Besso raggiungono la meta: Berceto

Da Pavia a Piacenza

È ripartito sabato 2 luglio da Pavia, dalla chiesa di S. Pietro al Cielo D’Oro, punto d’arrivo del cammino dello scorso anno (con partenza da Lugano) il pellegrinaggio sulla via Francigena della parrocchia di Lugano-Besso. Dopo la celebrazione della Messa sulla tomba di Sant’Agostino, il gruppo, composto inizialmente da 11 pellegrini, si è incamminato, alla volta di Belgioioso. Domenica, il cammino, al quale nel frattempo si sono aggiunte altre tre persone, è proseguito verso Corte Sant’Andrea, dove i pellegrini hanno alloggiato in un ostello gestito dai templari situato sulla via del Po. Lunedì il gruppo è ripartito alla volta di Piacenza, raggiunta a inizio pomeriggio.

«Il cammino è faticoso non solo per i molti chilometri percorsi – 21 sabato, 31 domenica, 26 lunedì – e anche per il caldo, ma ci sosteniamo con la simpatia e soprattutto con la preghiera», ci racconta don Marco Dania. «Ci accompagnano le riflessioni del testo guida che abbiamo scelto: «I cammini dell’uomo», di padre Baldoni, abate della comunità degli agostiniani di Pavia, che ci aiuta a riscoprire il senso della vita intesa come cammino, pellegrinaggio».

A questa iniziativa è associata anche un’azione di solidarietà, in collaborazione con Missio: in base ai chilometri percorsi dal pellegrino che si è scelto, si devolve un’offerta in favore dell’Associazione ALIT, che in Indonesia si adopera per far conoscere ai bambini i propri diritti.

Ecco alcune foto:

Da Piacenza a Cadeo

Il cammino sulla via Francigena della parrocchia di Lugano-Besso è proseguito martedì 5 luglio fino a Cadeo. Sono stati 23 i chilometri percorsi dai pellegrini, accompagnati da una temperatura elevata. «Il clima è però sereno e il gruppo cammina di buona lena», racconta don Marco Dania. «Abbiamo riflettuto sul tema dell’inquietudine, traendo spunto dal testo guida «I cammini dell’uomo» e da una citazione del cardinal Martini sulla necessità di porci alla ricerca del Signore, così come la notte cerca l’aurora. L’inquietudine del nostro cuore non si placa finché non riposa in Dio. Nessuna realtà umana può rispondere al nostro infinito bisogno di felicità». Dopo la celebrazione della Messa, nel pomeriggio il gruppo ha avuto la possibilità di visitare il castello di Cadeo.

Da Cadeo a Medesano

Da Cadeo il cammino è proseguito per 33 chilometri fino a Fidenza. Da qui il gruppo di Pellegrini si è diretto giovedì 7 luglio a Medesano. Questi 23 chilometri sono stati un punto di svolta del pellegrinaggio, ci racconta don Marco Dania. Dall’asfalto e dal sole della pianura padana, il percorso ha raggiunto una zona più collinare. Il camminare in mezzo al verde, fra gli alberi, ha aiutato la riflessione e il mettersi all’ascolto di Dio e degli altri. «Questo contesto ci ha permesso di lasciar affiorare il nostro cuore, di aprirci agli altri, di raccontarsi anche le cose più profonde», rivela don Marco. «Ci ha aiutato a crescere nella nostra umanità. Il camminare insieme è un’esperienza unica, arricchente, che ci fa andare all’essenzialità e ci fa capire come è bello condividere un sorso d’acqua, un momento di sosta all’ombra, l’ascolto del canto degli uccelli. Con la salita è iniziata anche la nostra ascesa spirituale».

Da Medesano a Bercete

Durante gli ultimi due giorni di cammino i pellegrini hanno percorso quasi 40 chilometri, da Medesano, per giungere a Berceto, passando da Sivizzano, prima di rientrare in Ticino sabato 9 luglio.

La raccolta per la fondazione ALIT

Si ricorda che il pellegrinaggio che terminerà sabato 9 luglio ha come scopo la raccolta fondi per la Fondazione ALIT, una rete di «giovani ambasciatori» volontari che si impegnano a sensibilizzare i bambini sui loro diritti, affinché siano protetti e possano crescere in un ambiente sano. Giovani universitari, gli «ambasciatori» ricevono una formazione sulla protezione dei minori e talvolta sono stati a loro volta seguiti da ALIT quando erano bambini. Un lavoro e un impegno fondamentali, appoggiati quest’anno da «Infanzia Missionaria Svizzera», il programma di Missio per la promozione di giovani e bambini, cui si è aggiunto l’aiuto fondamentale della parrocchia di Lugano-Besso.
«Abbiamo deciso di riproporre questa particolare raccolta fondi alla parrocchia dopo il successo dello scorso anno», racconta Chiara Gerosa per Missio. L’anno scorso i fondi raccolti camminando da Lugano a Pavia sono andati a favore di una clinica ortopedica in Ghana, sempre sostenuta da Infanzia Missionaria: «Molti dei piccoli pazienti degenti nella clinica necessitavano la ricostruzione di un arto. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello mettersi in viaggio per ridare loro idealmente la forza di riprendere il cammino».
Quest’anno i pellegrini, in questa seconda tappa, hanno percorso il primo pezzo di tragitto della cosiddetta Via Francigena. L’obiettivo è di concludere il percorso in altri tre pellegrinaggi per giungere a Roma in occasione del grande Giubileo del 2025.

Per aiutare l’associazione ALIT tramite Missio: IBAN CH61 0900 0000 1700 1220 9, causale Missio Infanzia 0498-96, Via Francigena.

Leggi anche: Dal 2 al 9 luglio il pellegrinaggio a piedi della parrocchia di Besso sulla via Francisca. Oggi la partenza

10 Luglio 2022 | 07:14
Tempo di lettura: ca. 3 min.
Condividere questo articolo!