Internazionale

La pace si allontana? Sfuma l’incontro tra Papa Francesco e il patriarca Kirill in Kazakhstan

Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill non si recherà in Kazakistan per il VII Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali del 14-15 settembre, e di conseguenza non incontrerà a margine dell’appuntamento Papa Francesco, la cui visita nel paese è in programma dal 13 al 15 settembre. Lo ha riferito all’agenzia Ria Novosti il capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Antonio di Volokolamsk.

Mercoledì 24 agosto, presso il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Dree), ha avuto luogo un incontro tra il metropolita Antonij (Antonio) di Volokolamsk, e il Nunzio Apostolico nella Federazione Russa, mons. Giovanni D’Aniello. Si tratta del primo incontro fra il rappresentante del Papa e l’alto responsabile della Chiesa ortodossa russa che lo scorso giugno ha sostituito il metropolita Hilarion nella veste di presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.

Un possibile appello comune dei capi delle due maggiori Chiese cristiane, quella cattolica e quella ortodossa russa, avrebbe costituito il fatto nuovo capace di far decollare finalmente i negoziati tra Russia e Ucraina, invece dopo le numerose dichiarazioni ucraine ostili all’incontro (peraltro condivise pubblicamente anche dal card. Kurth Koch, capo del dicastero per il dialogo ecumenico) è arrivata ieri sera la doccia fredda del dipartimento del Patriarcato.

Impossibile ad ora anche una visita del Papa a Mosca perchè «non lo faranno mai entrare», ha dichiarato Aleksandr Archangel’skij, giornalista e scrittore russo, arrivato al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, parlando del ruolo che Francesco potrebbe giocare nella guerra in Ucraina. Per lo scrittore russo, la visita del Pontefice a Kiev non è ancora avvenuta per «permettere al Papa di restare al di sopra delle parti». «Il Papa – spiega – non cerca compromessi ma vuole trovare una via di uscita da questo vicolo cieco. Il Papa vuole stare con l’uomo e non con lo Stato. Ricordo le polemiche intorno alla decisione di far portare la Croce a due ragazze, una ucraina e una russa alla Via del Venerdì Santo: la gente si è ribellata perché, secondo loro, il Papa aveva messo sullo stesso piano aggrediti e aggressori. Per il Papa erano persone».

fonte: farodiroma.it / red

25 Agosto 2022 | 16:33
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