Mauro Clerici, al centro, in una delle visite della CMSI al progetto diocesano ad Haiti.
Ticino e Grigionitaliano

La missione: sguardo aperto sul mondo e sugli altri

di Katia Guerra

Dopo più di vent’anni di infaticabile attività, il ticinese Mauro Clerici ha lasciato la presidenza e il comitato della Conferenza Missionaria della Svizzera italiana (CMSI). Era entrato a farne parte nel 1999, in un momento in cui l’associazione stava vivendo un momento di stallo. «Ero da poco rientrato da Barranquilla, in Colombia, dove, dopo aver lasciato temporaneamente la mia professione di docente, mi ero recato come missionario laico per portare avanti, insieme a don Pietro Borelli, Rosalba Bianchetto e la compianta Giuliana Calabrese, un progetto promosso dalla Diocesi di Lugano», ci racconta Mauro Clerici. Nel 1983, infatti, l’allora vescovo di Lugano Ernesto Togni aveva voluto aprire lo sguardo della Diocesi al di fuori dei propri confini accogliendo il progetto missionario presentato dai padri missionari di Immensee per favorire lo sviluppo e l’evangelizzazione di un quartiere povero di Barranquilla.

Forte anche di questa esperienza, Mauro Clerici, insieme al Comitato, ha successivamente rivitalizzato l’attività della CMSI. «Durante tutti questi anni nei quali ho fatto parte della CMSI, si è soprattutto cercato di seguire le orme della Chiesa locale e della Chiesa universale, aprendo la missionarietà alla nostra gente e cercando di far capire il senso della missione che è prima di tutto quello di vivere il proprio battesimo: bisogna essere missionari qui, prima di pensare di partire». Un approccio che va dunque oltre il sostegno ai missionari ticinesi sparsi nel mondo. In questo senso sono state rinnovate e sviluppate le attività tradizionali della CMSI, come ad esempio, il bollettino e – in generale – la comunicazione dell’associazione, che si è progressivamente adattata alle nuove esigenze, aprendosi ad esempio anche ai canali social.

«Abbiamo rivisto la raccolta fondi del periodo natalizio, includendo quali destinatari anche i missionari laici e non solo quelli religiosi. Inoltre, abbiamo dato nuovo impulso ai campi estivi», spiega Clerici. Queste esperienze hanno permesso negli anni a moltissimi giovani di aprire lo sguardo su altre realtà al di fuori dei confini svizzeri. Ai giovani, ma non solo, è pure rivolta la formazione sul volontariato inaugurata nel 2000, durante la quale, attraverso delle testimonianze, si approfondisce il senso cristiano del mettersi al servizio dell’altro, vicino o lontano che sia: nella sofferenza e nel povero vedo il volto di Cristo. Importanti sono pure diventate – ci racconta Mauro Clerici – le serate in cui religiosi e missionari che operano in Paesi fragili portano le loro testimonianze. «Sono anche queste opportunità per toccare con mano altre situazioni di vita», sottolinea.

Nel corso degli anni la CMSI ha perso un po’ il contatto con il territorio. «A causa soprattutto di un mancato ricambio generazionale, sono scomparsi diversi gruppi parrocchiali. Questo ci ha portato recentemente alla creazione del Forum missionario, un gruppo che si incontra più volte all’anno, di cui fanno parte coloro che, a livello locale, si occupano di missione: un modo per avere uno scambio e sostenersi a vicenda, ritrovando la vicinanza delle parrocchie», spiega Clerici. Inoltre, l’associazione si è aperta ad altre realtà che operano nell’ambito delle cooperazione allo sviluppo come Missio, Caritas Ticino, Azione Quaresimale, Comundo. La CMSI ha tra l’altro avuto un ruolo importante nella creazione di un ufficio regionale di Missio. «Poi ci sono naturalmente i progetti missionari diocesani di cui occuparsi. Attualmente sono tre: in Venezuela, dove ci sono don Angelo Treccani e Marzio Fattorini; in Ciad, dove non sono più presenti missionari ticinesi, ma continuiamo a sostenere l’attività nell’ambito dell’educazione, e il progetto ad Haiti. La CMSI è sempre stata molto attiva nella ricerca di persone disposte a recarsi sul posto come missionari», sottolinea Mauro Clerici, che rimarrà vicino a questa parte dell’attività della CMSI quale membro della commissione per i progetti diocesani, la cui nomina è di competenza del vescovo.

Guardando al futuro, «io spero che il nuovo comitato sia sempre più legato al territorio e aiuti la nostra Chiesa a diventare missionaria, profetica, sinodale: la missione è una scuola perché apre lo sguardo a tutto il mondo. La ricchezza della missione è questa: saper vivere, convivere, condividere con tutti», si augura Mauro Clerici. «La Chiesa in Ticino è sicuramente accogliente, basta vedere quanti sono i parroci provenienti dall’estero. La ricchezza che portano con le loro esperienze è un’opportunità per tutti noi. Ma sarebbe bello se dal Ticino si mandassero anche preti ticinesi in missione», conclude Clerici.

Il nuovo Comitato della CMSI

Elisa Maricelli, Ida Lurati, don Jean-Luc Farine, Chiara Gerosa e Luca Fadini (da sinistra nella foto) compongono il nuovo comitato della Conferenza Missionaria della Svizzera italiana. Sono stati nominati durante l’assemblea del 25 agosto 2022. A presiedere l’associazione saranno, insieme, Luca Fadini e don Jean-Luc Farine.

Oltre a Mauro Clerici, ha lasciato il comitato, dopo molti anni di attività, anche Rosalba Bianchetto.

Mauro Clerici, al centro, in una delle visite della CMSI al progetto diocesano ad Haiti.
20 Settembre 2022 | 13:00
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