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Svizzera

La Diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo interrompe ogni tipo di rapporto con l'ONG «Points-Coeur»

Il vescovo di Losanna, Ginevra e Friborgo (LGF), mons. Charles Morerod, ha deciso di proibire tutte le forme di collaborazione tra l’Ong Points-Coeur e le organizzazioni cattoliche della sua Diocesi, come fa sapere in un comunicato del 1. marzo. Già nel 2020 il Vaticano aveva infatti imposto alle associazioni pubbliche di fedeli facenti parti dell’Ong di sciogliersi, alla luce di gravi e prolungate irregolarità. Si tratta in particolare della fraternità sacerdotale conosciuta con il nome di Molokaï e il suo ramo femminile, le suore del gruppo Les Servantes de la Présence de Dieu, che dirigevano questa associazione di origine francese. Quanto al fondatore, padre Thierry de Roucy, è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali e di assoluzione dei complici di tali abusi, ed era stato rimesso dallo stato clericale nel 2018, come ricorda la Diocesi.

Pratiche ambigue

Nonostante non ci fosse dunque più alcun legame ufficiale con la Chiesa cattolica, l’ONG operava finora ancora civilmente come ONG dal nome Points-Cœur, inviando diversi giovani ad andare in missione nei luoghi più poveri del pianeta. «Grazie alle denunce giunte soprattutto da alcuni membri di lunga data della ONG, mons. Morerod aveva incaricato il suo rappresentante in Diocesi per la prevenzione degli abusi, la signora Mari Carmen Avila, in contatto con dei rappresentanti cantonali, di fare luce sullo statuto e le attività di Points-Cœur», indica il comunicato.

Tra le accuse, quelle, per la ONG, di continuare a presentarsi come comunità cattolica, nonostante la rottura dei legami con Roma, e di utilizzare i rapporti ecclesiali al fine di promuovere i propri piani di missione. Una pratica «che suscita ambiguità e induce i fedeli nell’errore». Inoltre, il servizio di prevenzione della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo, è venuto a conoscenza in dicembre, di una lettera spedita il 7 agosto del 2023 ai vescovi francesi dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che sottolineava con inquietudine l’ambiguità del legame tra l’ONG e la Chiesa cattolica. Invitava dunque i vescovi francesi ad assicurarsi che questa associazione «non si presenti più quale comunità cattolica religiosa e non offra più attività di natura ecclesiale».

Tre divieti e una raccomandazione

Facendo seguito alle indicazioni del card. Parolin, mons. Morerod ha deciso di proibire la promozione nella sua diocesi delle attività della ONG. Proibisce anche l’invio di giovani in missione a nome della stessa ONG nelle parrocchie della Diocesi e l’utilizzo dei contatti e dei legami entro la Diocesi per lanciare, a nome della ONG, raccolte fondi. Chiede altresì a tutti i fedeli di segnalargli qualsiasi situazione ambigua suscitata dalla ONG di cui vengano ad avere notizia. «Se dei giovani desiderassero partire in missione con la ONG, la Diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo declina ogni responsabilità giuridica, dottrinale e umana sulle situazioni locali che possano venire a verificarsi, qui o all’estero, e che implicassero un pericolo per l’integrità del missionario», precisa il comunicato. Nella Diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo finora erano due i sacerdoti appartenenti a Molokaï ed esercitavano in due parrocchie del Canton Vaud, mentre delle consacrate delle Servantes de la Présence de Dieu sono presenti nel Canton Ginevra. Nel frattempo, proprio a riguardo di questi casi, ha avuto luogo un incontro organizzato dal servizio di prevenzione della Diocesi, allo scopo di trovare una soluzione.

cath.ch/adattamento red

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2 Marzo 2024 | 13:42
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