In Cattedrale sono tornati i Vesperali: domenica 26 marzo si celebrano i 100 anni dalla nascita del compositore György Ligeti

Proseguiranno domenica 26 marzo alle 17 i Vesperali nella cattedrale di Lugano. Nello spirito che li caratterizza, saranno una nuova occasione di cultura e di riflessione offerta per il periodo della Quaresima. Per questo appuntamento sarà celebrato un importante anniversario: i cento anni dalla nascita del compositore ungherese naturalizzato austriaco György Ligeti ( (1923–2006). «Protagonisti saranno il Coro della Radiotelevisione svizzera e l’Aleaensemble, diretti da Francesco Bossaglia, che eseguiranno pagine vocali di György Ligeti , tra cui il famoso brano Lux aeterna, utilizzato da Stanley Kubrick per il film «2001: Odissea nello spazio», e il Requiem in memoriam Josquin Desprez del compositore fiammingo del Rinascimento Jean Richafort (circa 1480-1547), che Ligeti teneva in grande considerazione. La testimonianza sarà affidata a Lorenzo Cantoni, prorettore dell’Università della Svizzera italiana», ci anticipa Timoteo Morresi, dell’Associazione Amici della Musica in Cattedrale che organizza i Vesperali.

L’edizione di quest’anno ha preso il via domenica scorsa 19 marzo con il concerto della Divina Armonia diretta da Lorenzo Ghielmi, evento che ha sottolineato i quattrocento anni dalla nascita del compositore italiano Carlo Donato Cossoni (1623–1700). Nativo di Gravedona, sulla sponda occidentale del Lario, fu ordinato sacerdote a Como e compose quasi esclusivamente musica sacra. «Direi che è stato un Vesperale di alto livello. Incentrare la manifestazione su Carlo Donato Cossoni (1623-1700), un compositore che ai più è sconosciuto, è stata una scommessa», ci racconta Timoteo Morresi. «D’altra parte partivamo da alcuni dati sicuri, come il fatto che le musiche sarebbero state eseguite dall’ensemble «La Divina Armonia», diretto da un maestro di chiara fama come Lorenzo Ghielmi, e che la testimonianza sarebbe stata tenuta dall’insigne musicologo ticinese Lorenzo Bianconi, per molti anni docente al DAMS di Bologna. Forse il tutto è risultato un po’ lungo (circa 2 ore), però il pubblico, formato da un centinaio di persone, alla fine è uscito molto contento. E questo è ciò che conta».

L’edizione 2023 dei Vesperali si chiuderà martedì 4 aprile alle ore 20, serata durante la quale, ci spiega Timoteo Morresi, «sarà presentata la terza e ultima stazione, quella del Sabato Santo, dell’Ufficio delle Tenebre di Tomas Luis da Vitoria, in polifonia e canto gregoriano, con la partecipazione del Coro polifonico «de Labyrinto», diretto da Walter Testolin, e dell’ensemble di canto gregoriano More Antiquo, diretto da Giovanni Conti». Terrà la testimonianza monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano.

Quest’anno l’associazione Amici della Musica in Cattedrale festeggia i 40 anni dalla propria fondazione. Abbiamo chiesto a Timoteo Morresi cosa significa questa ricorrenza per l’associazione e quali sono oggi i suoi scopi. «Lo scopo non è cambiato: offrire alle persone, nel tempo di Quaresima, che ci sembra il più adatto, un’occasione di riflessione spirituale sollecitata dall’ascolto dei capolavori della musica di ieri e di oggi», sottolinea. «Per questo, al centro di ogni Vesperale, c’è anche una «testimonianza», ossia l’invito fatto a uno scrittore, a un teologo, a un filosofo, a un musicista (dei due sessi, naturalmente) di dire al pubblico le ragioni della propria scelta religiosa o del proprio impegno personale o civile. Noi vogliamo aiutare a sfuggire alla superficialità delle ragioni e dei sentimenti, così presente nella cultura di oggi.  Se ci siamo riusciti, non è giudizio che compete a noi: ma il fatto che le nostre proposte (talvolta impegnative e costose) trovino ancora autorità, fondazioni, persone che ci permettono, a fine anno, di uscire con i conti in pareggio, ci conforta e ci spinge a continuare».