La cattedrale di San Lorenzo a Lugano.
Ticino e Grigionitaliano

Il risultato della consultazione sinodale in Ticino: «L’ideale di una Chiesa partecipativa e in uscita»

di Cristina Vonzun
Qual è il contributo della Diocesi di Lugano emerso dalla consultazione sinodale della Chiesa Universale (Sinodo 2021-2023) a livello locale, che si è svolta dal 17 ottobre 2021 al 31 dicembre 2021 anche in Ticino? Per saperlo, da sabato mattina tutti possono leggere nel sito diocesilugano.ch la sintesi elaborata dall’équipe diocesana Zone Reti Pastorali, coordinata da don Sergio Carettoni. Il documento di sintesi è stato inviato nei giorni scorsi alla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) e confluirà nel testo finale svizzero che la CVS invierà a Roma, in vista dei passi successivi del Sinodo della Chiesa mondiale. Ne parliamo con don Carettoni.

Don Carettoni, il Sinodo voluto da papa Francesco chiede nella prima fase, quella a livello locale, che ci si metta in ascolto della comunità cristiana. Il documento di sintesi è un po’ il risultato di questo ascolto. Cosa esce?
Il documento è la sintesi delle oltre 500 pagine che costituiscono la raccolta delle risposte alla consultazione sinodale pervenute dalle 24 Reti Zone Pastorali della diocesi di Lugano, da movimenti, associazioni e gruppi.
Le risposte, in particolare, si sono concentrate sulle prime quattro domande della consultazione. La sintesi segue il triplice criterio di offrire una fotografia della situazione, fare alcune considerazioni teologico-pastorali su alcuni aspetti emergenti e, terzo, individuare una o più proposte sinodali.

Come suggerisce di leggere un documento di questo tipo?
Si tratta della descrizione della nostra Chiesa come viene percepita e raccontata dai partecipanti alla consultazione, questo con tutti i limiti dovuti al tempo ridotto e alla pandemia che ha influenzato il processo, soprattutto in dicembre. Papa Francesco ha voluto che questa prima fase del Sinodo della Chiesa universale fosse dedicata nelle diverse Chiese locali all’ascolto della gente. Di fatto il nostro testo nasce da questo ascolto e lo presenta. Un aspetto molto interessante è il fatto che tante persone hanno avuto il desiderio di prendere la parola per raccontare il proprio personale cammino di Chiesa e per ascoltare il cammino di Chiesa di altri fratelli di altre sorelle.

Con chi leggere questo documento che è frutto di un processo comunitario?
L’ideale, essendo un documento nato in un contesto comunitario, fatto di dialogo e confronto, è che lo si rilegga in gruppo e si cominci a riflettere sui suoi contenuti all’interno delle Reti Zone Pastorali o altri gruppi che hanno partecipato alla consultazione. Al di là della consultazione sinodale, però quello che ora diventa importante per la nostra realtà diocesana è approfondire a tutti i livelli un lavoro comune di lettura, analisi, riflessione e individuazione di alcuni futuri cammini di nuove germinazioni pastorali.

In generale, che ritratto di Chiesa in Ticino è uscito dalla consultazione?
I partecipanti mostrano di avere l’ideale di una Chiesa in uscita e attenta ai fragili, in particolare alle persone sole, ai malati, agli anziani e ai migranti.
Una Chiesa aperta, dialogante, inclusiva, sul modello dell’icona evangelica del Buon Samaritano. Una Chiesa in ascolto, ma anche una comunità che celebri con qualità le sue liturgie. In generale, la gente apprezza molto le occasioni di incontro liturgico, chiedendo qualità nell’omelia e nella celebrazione. Qui si apre forse una porta al lavoro di formazione che è una strada da percorrere. Molti hanno apprezzato la presenza dei ministeri del lettorato e accolitato, ora aperti anche a persone che non scelgono il cammino specifico verso diaconato o presbiterato. Un altro tema emerso è l’esigenza di una formazione a vivere la Chiesa in uscita in rapporto alla società: nell’ambito del lavoro, della politica, della socialità. E ancora, c’è la necessità di favorire ascolto, dialogo e partecipazione nella Chiesa. Donne e giovani lo hanno rilevato, in particolare.

Tutta la Chiesa è coinvolta in un processo sinodale. Come si pensa di proseguire il cammino nella Diocesi di Lugano?
Che il percorso sinodale prosegua anche in Ticino è un desiderio del nostro vescovo. Principalmente si strutturerà in questo modo: a tutti coloro che hanno partecipato alla consultazione, ritorneranno uno dopo l’altro i 10 temi sinodali, affinché tutta la Diocesi possa leggere e comprendere quanto è emerso e perché dalla base, dalla gente, si possano raccogliere diverse proposte sinodali sulle quali poi le comunità andranno a sperimentare nuovi cammini ecclesiali. Questo è il momento in cui diventa importante attivare processi di liberazione per la conversione e per il cambiamento pastorale della Chiesa in Ticino.

La comunità ticinese e il Sinodo

Il Sinodo 2021-2023 della Chiesa Universale sul tema «Comunione, partecipazione, missione» ha
previsto a livello locale, dal 17 ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, una consultazione nelle diverse
diocesi. Dieci erano i temi in consultazione: i compagni di viaggio nella Chiesa e nella società;
ascoltare; prendere la parola; celebrare; la corresponsabilità nella missione; il dialogo nella Chiesa e
nella società; il dialogo con le altre confessioni cristiane; autorità e partecipazione; discernere e
decidere; formarsi alla sinodalità. In particolare, in Ticino, i partecipanti si sono soffermati sui primi
quattro temi. Le risposte pervenute sono state 150, provenienti da Zone Reti Pastorali, gruppi e
alcune realtà spontanee, per un totale di 500 pagine di scritti. Le risposte sono pervenute dal 99%
dei fedeli laici interpellati. La sintesi ticinese, ora inviata alla Conferenza dei vescovi svizzeri
(CVS), farà parte del documento contenente le sintesi di tutte le altre diocesi elvetiche e sarà inviato
dalla CVS a Roma. Il testo ticinese di sintesi è stato realizzato dall’équipe diocesana Zone Reti
Pastorali, costituita dal vescovo e coordinata da don Carettoni. Da oggi, questo documento si può
leggere e scaricare dal sito diocesilugano.ch. come testo che offre piste di riflessione per un
successivo cammino anche in Ticino.

Le reti-zone pastorali della Diocesi di Lugano

Le zone reti pastorali della diocesi di Lugano sono un progetto che parte da lontano, dai vescovi Corecco e Grampa, successivamente rivisto circa 4 anni fa e reso progressivamente operativo nonostante il tempo perso a causa della pandemia (vedi qui articolo di presentazione del progetto). Le Zone Reti sono suddivise tra zone territoriali e zone di settore. Don Sergio Carettoni è il coordinatore del progetto che come è stato ricordato più volte è all’inizio in molte zone, in altre è già più operativo. La stessa questione riguarda il coinvolgimento dei laici: ci sono Zone e Reti dove questo sta avvenendo, altre dove ci si trova in una fase precedente. Qui l’elenco delle Zone Reti pastorali della Diocesi di Lugano.

Zone Reti Pastorali (territoriali) della diocesi di Lugano:

ZRP Luganese – 1. San Lorenzo: animatore don Marco Dania; ZRP Luganese – 2. San Salvatore: animatore don Nicola Di Todaro; ZRP Luganese – 3. San Bernardino: animatore don Paolo Solari; ZRP Luganese – 4. Capriasca: animatore don Ernesto Barlassina; ZRP Luganese – 5. Cassarate: animatore vacante; ZRP Malcantone – 1. Alto Vedeggio: animatore don Fabio Minini; ZRP Malcantone – 2. Madonna di Cimaronco: animatore don Massimo Braguglia; ZRP Malcantone – 3. San Provino: animatore don Davide Droghini; ZRP Malcantone – 4. Basso Malcantone: animatore don Lukasz Janus; ZRP Malcantone – 5. San Martino: animatore don Carlos Tenti; ZRP Mendrisiotto – 1. San Vitale: animatore don Carlo Scorti; ZRP Mendrisiotto – 2. San Vittore: animatore don Angelo Crivelli; ZRP Locarnese – 1. Madonna del Sanno: animatore don Carmelo Andreatta; ZRP Locarnese – 2. Gambarogno: animatore p. Artur Paczkowski; ZRP Locarnese – 3. Verzasca Valle e Piano: animatore p. Cristiano Baldini; ZRP Locarnese – 4. Ascona: animatore don Jean-Luc Farine; ZRP Locarnese – 5. Vallemaggia: animatore don Elia Zanolari; ZRP Bellinzonese – 1. Bellinzona: animatore don Michele Cerutti; ZRP Bellinzonese – 2. Monte Carasso: animatore don Michel Straziuso; ZRP Tre Valli – 1. Biasca e Bassa Leventina: animatore don Fabiano Guidicelli; ZRP Tre Valli – 2. Riviera Sud: animatoredon Gregorio Maliszewski; ZRP Tre Valli – 3. Val di Blenio: animatore don Andrea Iskra; ZRP Tre Valli – 4. Media e Alta Leventina: fra’ Edy Rossi-Pedruzzi; 

Zone Reti Pastorali (di settore):

Oratori in Rete: animatore don Carlo Vassalli; Evangelizzazione in Rete: animatore don Gabriele Diener; Rete cappellani in Rete (H – RSA) animatore vacante; Pastorale giovanile: don Rolando Leo; Conferenza Missionaria: animatore don Jean-Luc Farine.  

La cattedrale di San Lorenzo a Lugano.
24 Aprile 2022 | 09:37
Tempo di lettura: ca. 5 min.
Condividere questo articolo!