Papa Francesco in piazza San Pietro con 50 mila aderenti al movimento
Ticino e Grigionitaliano

Il Papa a Comunione e liberazione: evitare le contrapposizioni per vivere il carisma di Giussani. Guarda il video

Il Papa traccia le direttrici per il futuro di Comunione e Liberazione (CL), il vasto e variegato movimento ecclesiale diffuso in oltre 70 Paesi e fondato da don Luigi Giussani (1922 – 2005), di cui ricorre il centenario della nascita. Proprio in occasione di questa importante ricorrenza, Francesco ha incontrato il 15 ottobre 2022 a Roma 60 mila degli oltre 300 mila aderenti al movimento, provenienti dall’Italia e da vari Paesi. Sono circa 300 i ticinesi che hanno affrontato la trasferta a Roma.

Leggi: Il discorso integrale del Pontefice all’udienza con Comunione e Liberazione per il Centenario della nascita di don Giussani. Piazza San Pietro, 15 ottobre 2022

«Non sono mancati seri problemi, divisioni, e certo anche un impoverimento nella presenza di un movimento ecclesiale così importante come CL, da cui la Chiesa, e io stesso, spera di più, molto di più. I tempi di crisi sono tempi di ricapitolazione della vostra straordinaria storia di carità, di cultura e di missione; sono tempi di discernimento critico di ciò che ha limitato la potenzialità feconda del carisma di don Giussani; sono tempi di rinnovamento e rilancio missionario alla luce dell’attuale momento ecclesiale, come pure delle necessità, delle sofferenze e delle speranze dell’umanità contemporanea». 

«Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’»utilità comune»«, ha sottolineato il Papa.

Immagini dell’incontro del Papa con Cl

L’amicizia tra Bergoglio, don Giacomo Tartardini e il movimento

In poche parole c’è una sintesi degli anni più difficili di Comunione e Liberazione, il movimento fondato da Don Luigi Giussani di cui si celebrano i cento anni della nascita. E la sintesi è di Papa Francesco, che da cardinale CL l’ha frequentata, a Roma come amico di don Giacomo Tartardini, innovatore e anche per un periodo in «contrasto» con il fondatore. E’ li che Bergoglio conosce i giornalisti Stefania Falasca, Lucio Brunelli e Andrea Tornielli, e tanti altri, tutti nelle «scuderia» della rivista 30 Giorni. Papa Francesco conosce bene la vita e l’anima della creatura di Giussani. E per questo in più di 50 mila sono in piazza per incontrarlo e sentire le sue parole sul Gius. Ora di attesa, canti e testimonianze. Il Papa ha voluto che gli statuti venissero rivisti e circa un anno fa ha inviato l’arcivescovo Santoro come commissario per i consacrati del movimento (i Memores domini)

Così sabato 15 ottobre c’è stato l’abbraccio del popolo di CL al Papa in Piazza San Pietro. Un lungo discorso quello di Bergoglio che ringrazia Julian Carron per gli anni alla guida del movimento. «La crisi fa crescere. Non va ridotta al conflitto, che annulla» dice Francesco, e parla di Giussani come di un uomo carismatico, che era «stato folgorato dalla scoperta del mistero di Cristo». Cita l’allora cardinale Ratzinger Papa Francesco, che al funerale di Giussani dice, che ha capito «che il cristianesimo non è un sistema intellettuale, un pacchetto di dogmi, un moralismo, ma che il cristianesimo è un incontro; una storia d’amore; è un avvenimento».

«Che l’unità sia più forte delle forze dispersive o del trascinarsi di vecchie contrapposizioni… Non sprecate il vostro tempo prezioso in chiacchiere, diffidenze e contrapposizioni. Per favore!«, ha esortato Francesco.

Custodire il carisma correggendo «le modalità fuorvianti, laddove necessario, non è possibile se non con atteggiamento umile e sotto la guida sapiente della Chiesa» spiega Francesco e senza ripiegarsi su se stessi. C’è poi il Giussani educatore, e questa passione educativa va mantenuta con il «rispetto per l’unicità irripetibile di ogni uomo e di ogni donna».

E Giussani è in tutto figlio della Chiesa, e «in tempi di smarrimento e di forte contestazione delle istituzioni, ha sempre mantenuto con fermezza la sua fedeltà alla Chiesa, per la quale nutriva un grande affetto, quasi una tenerezza, e nello stesso tempo una grande riverenza, perché credeva che essa è la continuazione di Cristo nella storia». 

E Francesco aggiunge che quello che «rende bella la strada» è che i «movimenti ecclesiali contribuiscono, con i loro carismi, a mostrare il carattere attraente e di novità del cristianesimo; e all’autorità della Chiesa spetta indicare con saggezza e prudenza su quale via i movimenti devono camminare, per rimanere fedeli a sé stessi e alla missione che Dio ha affidato loro».

Infine il Papa chiede un aiuto al movimento, per la pace: «il mondo sempre più violento e guerriero mi spaventa. Poi invita tutti : «Amate e preservate l’unità della vostra «compagnia». Non lasciate che la vostra Fraternità sia ferita da divisioni e contrapposizioni, che fanno il gioco del maligno. Anche i momenti difficili possono essere momenti di grazia, e di rinascita» e sottolinea la necessità dell’ affidamento a Cristo e in comunione con la madre Chiesa.

L’invito all’unità e all’amore al movimento

Da qui un’ultima, fondamentale, raccomandazione: «Amate e preservate l’unità della vostra ›compagnia’. Non lasciate che la vostra Fraternità sia ferita da divisioni e contrapposizioni, che fanno il gioco del maligno. È il suo mestiere… Anche i momenti difficili possono essere momenti di grazia, e di rinascita. Comunione e Liberazione nacque proprio in un tempo di crisi quale fu il ’68. E in seguito don Giussani non si è spaventato dei momenti di passaggio e di crescita della Fraternità, ma li ha affrontati con coraggio evangelico, affidamento a Cristo e in comunione con la madre Chiesa».

Il Presidente della Fraternità Davide Prosperi nel suo saluto ringrazia il Papa per aver dato sostegno al rinnovamento grazie al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Leggi: Le parole che il Presidente della Fraternità, Davide Prosperi, ha rivolto a papa Francesco. E la sua dichiarazione alla fine dell’incontro in Piazza San Pietro

fonte: acistampa/vaticannews

Guarda il video integrale dell’incontro del Pontefice con CL in occasione del Centenario della nascita di don Giussani

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16 Ottobre 2022 | 13:52
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