«Il diritto svizzero anziché giudici stranieri», Sacrificio Quaresimale denuncia: iniziativa contro i diritti umani

L’iniziativa per l’autodeterminazione, sulla quale il popolo svizzero è chiamato ad esprimersi il prossimo 25 novembre, propone un nuovo modo di affrontare i casi di incompatibilità tra la Costituzione svizzera e i trattati internazionali sottoscritti dalla Svizzera. L’idea è la seguente: nei casi di incompatibilità tra un’iniziativa accettata in votazione popolare e un trattato internazionale già concluso, la Costituzione dovrà prevalere (tranne nei casi di disposizioni obbligatorie, come il divieto della tortura). L’accordo internazionale dovrà invece esser rinegoziato con i Paesi coinvolti e, in caso d’insuccesso delle trattative, potrà anche essere denunciato. Attualmente, in caso di contraddizione tra la Costituzione e un trattato internazionale, si propende per una ricerca di soluzioni attraverso una procedura democratica. Nella maggior parte dei casi si procede con una modifica di legge sottoposta a referendum facoltativo.

Sacrifico Quaresimale definisce apertamente questa iniziativa un attacco ai diritti umani. In un comunicato di venerdì scorso, Sacrifcio Quaresimale, infatti, consiglia di votare no. Il no è importante anche in vista del rapporto con «tutte quelle organizzazioni che sono nostre partner, che si impegnano in situazioni di pericolo per la tutela dei diritti di donne, indigeni, contadini, migranti».

Ogni settimana giungono a Sacrificio Quaresimale da più parti del mondo denuncie, che segnalano il mancato rispetto dei loro diritti. Nelle Filippine, ad esempio, dopo la presa di potere del presidente Rodrigo Roas Duterte hanno già perso la vita per il loro impegno per i diritti umani almeno 34 avvocati. In molti altri Stati la situazione non è delle migliori. In Svizzera la protezione dei diritti umani fa parte del suo patrimonio umanitario, ma l’iniziativa del 25 novembre porrebbe un’inevitabile porre distanza tra la Svizzera e il lavoro sui diritti umani che viene portato avanti a Bruxel,  impedendo tra le altre cose un facile accesso ai tribunali europei per i diritti umani proprio a Bruxel, mentre questo tribunale si è già rivelato fondamentale per molti svizzeri.

Sacrificio Quaresimale è membro dell’Alleanza della società civile, che si impegna per un no all’iniziativa, così come la commissione della Conferenza dei Vescovi svizzeri Giustizia e Pace, Caritas Svizzera, Pane per tutti, La lega delle donne cattoliche svizzere, la Comunità di lavoro interreligiosa svizzera, la Casa delle religioni a Berna e molti altri.

Kath.ch/red

10 Novembre 2018 | 11:27
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25novembre (1), svizzera (540)
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