Il campo invalidi e anziani di Olivone cerca volontari
Dal 1970, ogni mese di luglio, volontari di tutte le età, a partire dai 16 anni, danno vita a due settimane davvero speciali. Guidati dai professionisti imparano ad assistere gli invalidi, prevalentemente anziani, in tutti i loro bisogni. Prende così forma la magia dell’»Isola che non c’è», nasce l’amicizia fra i volontari e il piacere di assistere e di aiutare. Si vedono mani capaci di dare, pur non esperte, e persone capaci di accogliere e di gratitudine. Un incontro fra generazioni che non lascia nessuno indifferente e che genera in tutti la voglia di rivedersi e di ritornare l’anno successivo. Questo perché nonostante la fatica, c’è anche tanto divertimento e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di bello e utile. Anche quest’anno 2022 si vuole ripetere l’esperienza, ma c’è bisogno di volontari.
Essere volontario
Per essere volontari non occorre avere conoscenze particolari in ambito sanitario o sociale, occorre però la voglia di mettersi al servizio. Ci saranno i volontari più «anziani» e i professionisti ad aiutare e insegnare ciò che occorre. Per essere volontari ci si deve mettere in gioco, aver voglia di socializzare e avere una discreta resistenza psicofisica. Ci sono diversi ambiti di lavoro, si può esprimere una preferenza: refettorio, padiglione, lavanderia e cucina. Non ci si deve forzatamente iscrivere a tutto il campo, si può partecipare anche solo pochi giorni, secondo le proprie possibilità.
Giornata tipo
Svegli di buon mattino, mentre alcuni aiutano gli ospiti a prepararsi, altri si attivano a preparare la colazione. La mattinata scorre fra Santa Messa, per chi desidera, ginnastica e attività varie, mentre mani esperte riassettano le camere e in cucina fervono i preparativi per il pranzo. Dopo pranzo momento di siesta e riposo per i volontari come per gli ospiti. Dopo le 15 ci si ritrova per l’attività in comune. Durante tutto l’anno alcuni volontari si sono attivati per preparare delle attività. Dopo cena eccoci in un villaggio turistico in piena regola: teatro, musica, spettacoli e via di seguito tutto ciò che fa vita! In seguito si aiuta per l’allettamento e poi… è tempo di amicizia per i volontari! Alla 01 il coprifuoco! Tutti a dormire!
Uno stage al campo
Il campo invalidi è anche una buona esperienza per gli allievi delle scuole sociali e sanitarie. Un’occasione diversa per formarsi. Per ogni ospite si cerca di proporre un approccio individualizzato e di allestire delle attività adatte. All’interno di questo progetto i volontari sono chiamati ad esprimere le loro capacità. Su richiesta il responsabile del campo può rilasciare un attestato di stage, come possono essere compilate le valutazioni richieste dalle scuole. Discutendo con i responsabili sul campo si possono anche stabilire dei progetti formativi mirati. I professionisti presenti al campo sono sempre volentieri a disposizione dei volontari.