Ticino e Grigionitaliano

I tanti aspetti di un gesto d’amore

«Ed io avrò cura di te» è un verso del brano «La cura» di Franco Battiato, uscito nel 1998 e divenuto uno dei pezzi più amati della musica italiana. Ed è anche il titolo scelto dall’Unione Femminile Cattolica Ticinese (UFCT) per il ciclo di incontri dedicato al tema della cura: un tema importante da sempre, ma che il periodo della pandemia ha portato in primo piano. Per secoli, la cura è stata appannaggio quasi esclusivo delle donne e questo sul lungo termine ha portato alla sua sottovalutazione e alla conseguente mancanza di un suo riconoscimento sociale ed economico. Oggi qualcosa è cambiato. La pandemia non solo ci ha mostrato l’importanza della cura ma anche che si tratta di un atteggiamento che tocca e riguarda, nel profondo, tutti; perché tutti ne siamo coinvolti e tutti ne traiamo beneficio e benessere. L’UFCTha individuato tre ambiti della cura che intende presentare nel corso di altrettanti incontri, che si svolgeranno presso le suore di Santa Brigida, a Lugano- Paradiso, il sabato dalle 9.30 all’ora di pranzo. Il primo si terrà il 30 aprile e vedrà avvicendarsi al tavolo dei relatori Lara Allegri, infermiera consulente in cure palliative e don Sergio Carettoni, cappellano della Clinica Moncucco che definiranno cosa intendiamo quando parliamo di cura, a partire dai cinque verbi che la definiscono: occuparsi, pre-occuparsi, premurarsi e avere devozione. Il 14 maggio ad accogliere i partecipanti vi sarà invece una provocazione: «La cura: sostantivo solo femminile?». Sempre di più si prende coscienza che la cura è una necessità universale della condizione umana: la teologa Simona Segoloni Ruta e mons. Ivano Valgussa, vicario per la formazione del clero della diocesi di Milano, spigheranno il lungo iter che ha portato a questo riconoscimento. «La cura tradita» sarà invece il titolo dell’incontro del 28 maggio che, conl’aiuto della sociologa Paola Lazzarini Orrù e lo psichiatra e psicoterapeuta Graziano Martinoni mostrerà quello che accade quando una relazione che dovrebbe essere di cura, viene tradita e trasformata in una relazione malata che produce sofferenza. Al termine degli incontri è possibile, su prenotazione, fermarsi per il pranzo. La frequenza ai corsi è libera e gratuita e su richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Info ufct@unionefemminile.ch

| © Vatican Media
28 Aprile 2022 | 07:08
Tempo di lettura: ca. 1 min.
cura (12), ufct (13)
Condividere questo articolo!