Svizzera

Guardia Svizzera Pontificia: Ginevra non finanzierà la caserma ma i lavori proseguono

Il Cantone di Ginevra non contribuirà al finanziamento della nuova caserma della Guardia svizzera Pontificia in Vaticano che dovrà sostituire quella attuale risalente al XIX secolo. In nome della laicità, il Gran Consiglio ha infatti rifiutato, con 50 no e 43 sì, di discutere di un eventuale contributo. Nel settembre del 2022 l’elettorato del Canton Lucerna aveva respinto a larga maggioranza la donazione di 400’000 franchi per partecipare alla costruzione di una nuova caserma della Guardia svizzera al Vaticano.

Il progetto dell’Unione democratica di centro prevedeva la concessione di 500.000 franchi alla Fondazione per il Restauro della Caserma della Guardia Svizzera Pontificia in Vaticano. «La somma non è il vero problema di questo progetto», ha sottolineato il deputato dei Verdi Pierre Eckert, relatore di maggioranza. Il granconsigliere ha fatto riferimento a un parere legale richiesto al dipartimento competente, secondo il quale la neutralità confessionale dello Stato di Ginevra non gli consente di sovvenzionare un’attività religiosa. «Anche se non ospita alcun rappresentante ecclesiastico, l’edificio è utilizzato da una forza di polizia al servizio di un’autorità religiosa», ha spiegato.

    Il no di Ginevra non inciderà comunque sul progetto di restauro della Caserma delle guardie del Papa. La fondazione avrebbe raccolto, tra promesse di doni e donazioni effettive, 48,5 milioni di franchi. Il costo preventivato del progetto per rinnovare l’edificio, situato all’interno delle mura vaticane subito dopo Porta Sant’Anna, ammonta a 50 milioni. 

Agenzie

9 Febbraio 2024 | 11:40
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