Francesco incontra la premier del Bangladesh, il «dramma» dei Rohingya tra i temi

L’apprezzamento per l’accoglienza dei profughi Rohingya e l’auspicio di una soluzione al loro «dramma». Questo uno dei temi al centro del colloquio tra Papa Francesco e il primo ministro della Repubblica Popolare del Bangladesh, Sheikh Hasina, ricevuta in mattinata in udienza nel Palazzo Apostolico vaticano.

 

Come riferito da una nota della Sala Stampa della Santa Sede, Francesco e la premier si sono soffermati, durante i circa 20 minuti di colloquio, «sul contributo della Chiesa nel Paese, specialmente in campo educativo, e sull’impegno dello Stato nella promozione della convivenza pacifica tra le varie comunità religiose e a difesa delle minoranze e dei rifugiati, manifestando apprezzamento per l’accoglienza dei Rohingya e auspicando una soluzione giusta e duratura al loro dramma».

 

Non è mancato, poi, un riferimento alla visita apostolica del Pontefice in Bangladesh all’inizio di dicembre 2017. Da entrambe le parti è stata espressa «soddisfazione» per il viaggio e per «la calorosa partecipazione all’evento da parte della popolazione, compresi numerosi non cattolici».

 

Accompagnata da una delegazione di dieci persone – tra cui una donna che, al momento dei saluti, si è inginocchiata ai piedi del Papa – Hasina, dopo l’udienza con il Pontefice, ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il sottosegretario per i Rapporti con gli Stati monsignor Antoine Camilleri.

 

Al momento dello scambio dei doni, la leader politica ha consegnato al Pontefice un dipinto locale raffigurante una imbarcazione, verosimilmente legata al tema dei migranti. Bergoglio ha ricambiato con il medaglione che raffigura «l’Angelo della Pace», una copia della enciclica Laudato sì  e una del Messaggio per la Pace 2018.

VaticanInsider

13 Febbraio 2018 | 12:00
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