La Cattedrale di Lugano
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Dieci nuove segnalazioni di casi di abusi sessuali pervenute alla Diocesi di Lugano

Negli ultimi sei mesi ci sono state oltre 120 nuove segnalazioni di abusi sessuali perpetrati in seno alla Chiesa cattolica svizzera. Lo ha fatto sapere martedì 5 marzo 2023, il vescovo di Coira, Joseph Maria Bonnemain, responsabile di questo dossier per la Conferenza dei vescovi svizzeri. Queste segnalazioni si vanno ad aggiungere ai circa 1’000 casi dagli anni ’50 ad oggi emersi alla pubblicazione, lo scorso mese di settembre, dal progetto pilota dello studio dell’Università di Zurigo che ha lavorato negli archivi di diocesi e istituzioni della Chiesa cattolica in Svizzera

La diocesi di Basilea è quella con il più grande numero di segnalazioni: ne sono state ricevute 183 che riguardano il periodo del mandato del vescovo Felix Gmür, durato 13 anni. La metà di queste sono arrivate dopo il 12 settembre 2023, quindi dopo la data di pubblicazione dello studio dell’Uni di Zurigo sugli abusi nella Chiesa in Svizzera.

Nella diocesi di Lugano le segnalazioni pervenute dopo il 12 settembre 2023 sarebbero una decina, mentre le altre quattro diocesi (Coira, Losanna-Ginevra-Friburgo, San Gallo e Sion) ne hanno ricevute una settantina in totale.

La situazione a Lugano

La diocesi di Lugano ha dichiarato all’agenzia Keystone che «dal 12 settembre 2023 ad oggi, si sono presentate alla diocesi 10 persone vittima. Alcune hanno portato nuovi casi, altre invece casi già noti. Le segnalazioni sono giunte sia tramite la Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale della Diocesi che direttamente tramite il vescovo. La maggior parte riguardano casi di molestie sessuali (toccamenti inappropriati), mentre pochi sono gli atti sessuali con fanciulli e coazione sessuale (»abusi sessuali»)». In tutti queste nuove segnalazioni si tratterebbe di casi prescritti.

Riguardo a come segnalare i casi, come spiega la diocesi: «Le persone vittime posso indirizzarsi autonomamente o si trasmettono alle persone di contatto (che sono un medico psichiatra e una psicoterapeuta) della Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale della Diocesi e vengono sentite anche più volte da queste persone preparate e competenti. Segue, se la persona vittima lo consente, la preparazione di un rapporto indirizzato a tutta la Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale della Diocesi, che analizza la situazione e decide come proseguire. Le segnalazioni possono arrivare anche direttamente al vescovo, che le condividete con la suddetta Commissione. Gli ulteriori sviluppi della procedura (trasmissione del caso alla Commissione d’indennizzo svizzera o altro) sono valutati a seconda delle richieste della vittima».

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6 Marzo 2024 | 15:49
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