Internazionale

Dagli sci al calcio: una Chiesa che è anche divertimento e competizione

Si è svolta nei giorni scorsi la 59ª edizione dell’Alfred Delavay Challenge, una gara di sci che ogni anno vede confrontarsi circa una settantina di sacerdoti, provenienti soprattutto da Svizzera, Italia e Francia. Si tratta sì di una competizione sportiva, ma che ha come scopo quello di rafforzare la fraternità sacerdotale e di permettere ai sacerdoti incontri oltre i confini diocesani, secondo l’ispirazione che ebbe don Alfred Delavay, sacerdote francese dell’Alta Savoia, appassionato di sci e montagna.
Quest’anno l’incontro si è svolto in territorio elvetico, per la precisione a Morgins, località del Canton Vallese.

Ma quella sciistica non è l’unica competizione sportiva dedicata alla categoria ecclesiastica di questa stagione. Da lunedì 17 febbraio a Praga, diciotto Paesi si affronteranno per il titolo di «Campione d’Europa di calcio dei sacerdoti».

I Sacerdoti di 18 paesi indosseranno la maglia di calcio per cercare di conquistare il titolo del torneo che durerà cinque giorni. Praga, Kosovo, Bielorussia e Bosnia sarebbero le preferite. Ma anche Polonia, Croazia e Slovacchia, che possono scegliere tra una vasta gamma di giovani preti, disporranno di squadre eccellenti.

Oltre alle partite di calcio, il torneo è anche occasione di scambio culturale, attraverso le celebrazioni comuni e gli incontri. Si tratta di vivere attivamente l’internazionalità della Chiesa e di presentarla come moderna attraverso lo sport.

Agenzie/red

17 Febbraio 2020 | 13:24
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