Bruno Boccaletti, produttore dei programmi religiosi della RSI e Francesco Muratori, conduttore di Strada Regina.
Ticino e Grigionitaliano

Da «Strada Regina» a «Segni dei Tempi»: «Ci rinnoviamo per raccontare meglio storie che parlano a tutti»

di Silvia Guggiari

Il panorama della proposta religiosa della RSI è da anni costellato da quattro programmi, due televisivi («Strada Regina», cattolico, e «Segni dei Tempi», protestante) e due radiofonici («Chiesa in diretta», ecumenico, e «Tempo dello spirito», protestante), che settimanalmente offrono approfondimenti, storie e contributi di grande interesse. Abbiamo chiesto al produttore Bruno Boccaletti di presentarci la nuova stagione che partirà oggi e domani su La1, ReteUno e ReteDue.

Partiamo da «Strada Regina». Confermata la redazione composta da Francesco Muratori conduttore, Gioele Anni redattore e Mauro Triani videomaker: quali novità ci attendono?
La stagione di «Strada Regina» inizia con alcune importanti novità, quali il nuovo studio, la nuova sigla e la nuova impostazione grafica, ma con un programma che ricalca fedelmente quello precedente. Attraverso storie personali, settimanalmente ci sarà l’occasione di approfondire un tema più ampio: inoltre grazie alla presenza di ospiti in studio verrà sviluppata la riflessione proposta dal servizio. Il prodotto rimane dunque sostanzialmente lo stesso, con una fedeltà a una linea editoriale premiata dal pubblico e alla quale daremo seguito anche in questa stagione.

Le storie saranno dunque il fulcro della proposta di «Strada Regina»…
Esattamente. Le storie sono fondamentali perché attraverso di esse tutti noi ci ritroviamo e dunque hanno anche la forza di cogliere l’animo delle persone e poter introdurre tematiche più ampie. «Strada Regina» rimane fedele a questi due pilastri: la storia e dall’altra parte l’ospite che ci aiuta a capire meglio.

Quali temi verranno affrontati?
I temi sono vari come varia è la vita: un programma che parte da una posizione religiosa e fa in modo che questa posizione dialoghi con il mondo non si sottrae a nessun tema. Saranno temi che spazieranno dal locale e regionale, all’internazionale e mondiale; temi che parlano della società essenzialmente: dei suoi desideri e dei suoi problemi attraverso le vite delle persone che sono un po’ come delle piccole pepite da scovare. La linea editoriale di «Strada Regina» ci permette di essere come una rete molto ampia dove cadono pesci di diverso genere e diverso gusto che fanno un insieme molto ricco.

Una proposta dunque che si rivolge a un target ampio e variegato…
Assolutamente. Sono storie curiose e di largo interesse. Pensiamo alla prima puntata nella quale si parla dell’8 settembre 1943, un anniversario importante per la vicina Italia ma anche per il Ticino che si è visto arrivare sul suo territorio un flusso enorme di persone che scappava dal fascismo. In questa occasione, scopriamo una personalità della Chiesa di confine che con grande umiltà si racconta. È una storia commovente, sconosciuta ai più e ora protagonista di un libro.

Anche la stagione di «Segni dei tempi» inizia con alcune importanti novità. Quali sono?
Dopo ben 23 anni di collaborazione con i programmi religiosi della RSI, Paolo Tognina ha lasciato la redazione di «Segni dei tempi». Una presenza estremamente importante, che ci ha permesso attraverso la sua sconfinata competenza in campo religioso di conoscere numerose vicende e approfondimenti. Ora Lucia Cuocci ha assunto il ruolo di curatrice editoriale della trasmissione. Il programma, inoltre, inaugura quest’anno una nuova formula editoriale che non prevede la presenza del conduttore in studio. Con una copertina iniziale, verrà introdotto il servizio di approfondimento al centro della puntata.

«Segni dei tempi», insieme a «Chiese in diretta» con Corinne Zaugg e Gaëlle Courtens che curano il programma, e a «Tempo dello spirito» con Luisa Nitti, vede una redazione prettamente femminile. Una scelta o pura casualità?
Per la RSI è estremamente importante che le persone chiamate a rappresentare il mondo religioso siano competenti. I temi religiosi, fino a qualche decennio fa, tendenzialmente erano appannaggio dell’universo maschile. La società e la Chiesa per fortuna stanno cambiando e avere una redazione al femminile per quanto riguarda la Chiesa evangelica riformata e una redazione sia maschile che femminile con Gioele Anni insieme a Corinne Zaugg per quanto riguarda la parte cattolica è il segno di una società cambiata che mette insieme visioni diverse. Io credo che per guardare al fenomeno religioso in senso ampio occorra sia uno sguardo maschile che quello femminile.

L’impegno della RSI con i programmi religiosi è dunque ampio e completo…
Da circa un trentennio, la RSI ha sempre fatto in modo che il mondo religioso trovasse una vetrina attraverso il rispetto delle regole del servizio pubblico. È un rapporto fecondo da entrambe le parti perché ha permesso di sviluppare dei prodotti televisivi e radiofonici interessanti. L’obiettivo è che queste trasmissioni non siano rivolte solamente a persone che credono e frequentano, ma che siano anche uno spunto di riflessione per chi è indifferente rispetto al mondo delle religioni. La nostra, inoltre, è un’offerta che si rinnova in un mondo mediatico che cambia costantemente. Il rinnovamento grafico e narrativo delle due trasmissioni televisive per questa stagione è un segnale che vogliamo rimanere al passo dei tempi. Sarà curioso capire se siamo andati nella giusta direzione: noi crediamo di sì.

Per chi sono pensati i programmi religiosi?
Viviamo in un contesto in cui la televisione fatica ad entrare in rapporto con le giovani generazioni: noi continuiamo a lavorare su un prodotto che possa essere trasversale anche se sappiamo bene che la media dell’età delle persone che si posiziona sui nostri programmi spesso supera i 40 anni. Non ci faremo mancare l’occasione di approfondire tematiche più interessanti per il mondo giovanile, continuando a guardare il grosso del nostro pubblico che invece ha una certa maturità. Manteniamo sempre aperte le porte a tutte e a tutti e tendiamo ad essere trasversali, nei generi, nell’età, nell’appartenenza geografica…

Le trasmissione sono fruibili negli orari proposti settimanalmente, ma anche tramite il sito RSI all’ora e al giorno che si preferisce…
Esattamente. Questo è un discorso sempre più importante: i siti ci permettono di muoverci liberamente e rispettare i tempi della nostra vita. La necessità di oggi ci invita a passare da un palinsesto lineare a un palinsesto costruito secondo l’uso e le necessità dei fruitori. Noi ci siamo da tempo e continuiamo ad esserci in maniera sempre più performante, sia su rsi.ch che grazie a Play RSI.

Bruno Boccaletti, produttore dei programmi religiosi della RSI e Francesco Muratori, conduttore di Strada Regina. | © sr
2 Settembre 2023 | 09:45
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