Cura del creato: domani in Vaticano conferenza internazionale

Quasi tre anni dopo la pubblicazione della lettera enciclica Laudato si’, risuonano ancora le parole di Papa Francesco sulla cura del creato: «che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?». È su questa scia che si innesta la conferenza internazionale «Salvare la nostra Casa comune e il futuro della vita sulla Terra» da domani e per due giorni al via in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo e promossa dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Tra gli organizzatori dell’evento anche il The Global Catholic Climate Movement (Gccm).

Lo scopo dell’appuntamento – si legge in un comunicato – è quello di trasmettere «un senso di profonda urgenza e profonda preoccupazione per il precario stato della nostra casa comune».

Esperti, giovani e indigeni tra i partecipanti

La due giorni in Vaticano si propone di porre le basi per passare dall’insegnamento della Laudato si’, all’azione su tutti i fronti e livelli, quello individuale, sociale, politico ed ecclesiale. Dunque, non parteciperanno solo gli esperti del settore, ma anche giovani e alcuni rappresentanti dei popoli indigeni, nonché  rappresentanti della società civile, di religioni e chiese, scienziati, politici, economisti, movimenti di base, esperti: «persone di buona volontà», per «dialogare e agire insieme».

Concretizzare un paradigma etico

«Vedere-giudicare-agire»: la traiettoria dell’enciclica scandirà lo svolgimento dei lavori. L’ultima sfida di Laudato si’, «agire», chiede di allontanarsi dal «paradigma tecnocratico dominante», sostengono gli organizzatori dell’evento. Per questo è giunto il momento di ispirare un «movimento massiccio» per la «cura della nostra casa planetaria in pericolo».

Decidere le linee di azione

L’incontro celebrerà la Laudato si’ come l’enciclica che ha letteralmente cambiato il corso della storia della Chiesa nel campo ambientale. L’auspicio è «proporre linee d’azione concrete e condivise per la cura della nostra casa comune, consapevoli che dobbiamo agire come individui e comunità a livello locale, regionale, nazionale e internazionale» e consapevoli inoltre «della nostra responsabilità, in quanto Santa Sede, di ›guidare con l’esempio’ in questo percorso». Ad inaugurare i lavori domani mattina il saluto del card. Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, al quale seguirà l’intervento di apertura del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Venerdì mattina l’udienza con Papa Francesco.

Agenzie/red

 

4 Luglio 2018 | 18:11
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