Lugano, agosto 2022. Assemblea del clero.
Ticino e Grigionitaliano

Condividere un cammino fa crescere tutta la comunità

di Cristina Vonzun
Non si può dire che non sia stata di un certo rilievo l’Assemblea dei preti del Ticino svoltasi il 29, 30 e 31 agosto 2022 a Lugano, al Palazzo dei Congressi. Un momento importante, necessario, dopo che diverse situazioni difficili tra il clero avevano interrogato gli stessi preti. Al convegno si è discusso della cura delle relazioni per sé e per la qualità umana del vivere di tutti: ora arrivano gli atti di quell’evento, pubblicati online sul sito della diocesi di Lugano. «Gli atti dell’assemblea: «Essere preti insieme: oggi, qui, per…» – ci spiega don Marco Dania, parroco di Besso, tra i promotori dell’evento di Agosto – sono uno strumento di 100 pagine che è stato pensato evidentemente per i presbiteri, perché raccoglie i testi delle relazioni dei diversi interventi di un’assemblea del clero, ma sicuramente possono essere anche utili per i laici che leggendoli hanno l’opportunità di poter conoscere più a fondo la vita dei preti, di capire quali sono i loro problemi, le loro difficoltà, le loro delusioni, le loro speranze. Se da un lato è difficile fare la mamma, il papà, vivere l’anzianità, dall’altro è anche difficile fare il prete. Tutti abbiamo le nostre fatiche, ma se la fatica è condivisa, la si può portare con più leggerezza».
Nel frattempo, i preti ticinesi hanno continuato il lavoro iniziato a fine agosto 2022. Lunedì 21 novembre si sono ritrovati con uno dei relatori dell’assemblea, don Marco D’Agostino, prete della diocesi di Cremona che si occupa di formazione.

Don Dania, se le chiedessimo di sintetizzare la sfida fondamentale emersa dall’assemblea del clero che troviamo negli Atti, lei quale vede?
Rispondo semplicemente come una parola: «Insieme». La sfida è proprio quella di vivere insieme. Innanzitutto, per i preti, che spesso sono abituati a fare da soli, a non collaborare con gli altri presbiteri. Ora sono invitati a rafforzare i legami con i confratelli e a condividere con i laici. Ad essere «compagni di viaggio», come ricorda il Sinodo, percorrendo insieme quegli itinerari che conducono alla prossimità nei confronti di tutte le persone. Un viaggio nel quale ci vuole sensibilità, attenzione e cura.

Cosa si sta facendo di concreto per allargare la riflessione vissuta nelle giornate di fine agosto anche ai laici?
Ci si sta muovendo per «tessere» la trama del progetto delle reti pastorali, perché non siano una struttura, ma un modo di vivere le relazioni, non solo un luogo di collaborazione tra preti, ma un’occasione per essere Chiesa insieme con tutti i battezzati. È tempo di uscire dalle sagrestie ed essere capaci di abitare i luoghi fondamentali del nostro vivere: le case, il quartiere, gli ambiti di lavoro e gli spazi della cultura e del divertimento, le città, la natura.

Al convegno è emersa forte la sfida del cambiamento d’epoca…
La domanda , possiamo ridirla così: come attrezzarsi insieme per questo passaggio della Chiesa da un’epoca all’altra? È una navigazione per l’oggi e per il domani. Il mare del mondo credo vada affrontato spingendoci al largo, ma al tempo stesso con prudenza e soprattutto cercando di remare insieme nella stessa direzione, con vero realismo.

La strada quale potrebbe essere?
L’impegno principale credo sia sempre quello di scommettere sulle relazioni umane da vivere con accoglienza e ascolto, comprendendo le esigenze del nostro tempo per trovare – alla luce dello Spirito Santo – quella bussola che ci indichi la rotta da seguire insieme.

Sul sito diocesilugano.ch è possibile scaricare il fascicolo in formato pdf dal titolo «Essere preti oggi, qui, per…». Una lettura utile anche per i laici.

Lugano, agosto 2022. Assemblea del clero. | © Ti-Press / copyrightfree Samuel Golay
26 Novembre 2022 | 06:38
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