Internazionale

CEI: pubblicata la seconda rilevazione nazionale. 54 le vittime di abuso segnalate sul territorio

È stato reso noto ieri, al termine della 78ª Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana, il documento «Proteggere, prevenire, formare», che contiene i dati, rilevati a livello nazionale, sulle attività in atto per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili in Italia. Pur non proponendosi come un report completo sui casi di abusi, il documento riporta i dati dei casi segnalati nel 2022, che sono stati 32, riguardanti 54 vittime. «Analizzando i casi segnalati per tipologia di abuso – riporta il documento –, si nota la prevalenza di «comportamenti e linguaggi inappropriati (offese, ricatti affettivi e psico logici, molestie verbali, manipolazioni psicologiche, comportamenti seduttivi, dipendenze affettive, …)»».

L’indagine vuole altresì essere la fotografia aggiornata sulla rete di iniziative messe in atto dalla Chiesa italiana nelle diocesi e nelle regioni per la protezione dei minori. «Dopo il primo Report relativo al biennio 2020-2021 – si legge nella sintesi – la nuova Rilevazione offre uno strumento conoscitivo alla Cei per implementare le azioni di tutela dei minori e delle persone vulnerabili nelle diocesi italiane, con i dati aggiornati al 2022».

La rilevazione dedica spazio anche ai 108 Centri di ascolto attivati, organismi che fanno riferimento a 160 diocesi e che rappresentano il «punto di contatto» offrendo non solo uno spazio per le segnalazioni di presunti casi di abuso ma anche per fornire informazioni: e proprio questa ultima attività è diventata prevalente. Anche quest’anno, al riguardo, la rilevazione mostra che in questi ultimi tre anni sono cresciuti in maniera decisa sia le iniziative di formazione che i partecipanti agli incontri formativi. In particolare, si legge nel documento, il numero degli appuntamenti promossi dai Servizi diocesani e interdiocesani per la tutela dei minori (che sono presenti in tutte le diocesi italiane) è passato dai 272 incontri del 2020 ai 428 del 2021 e ai 901 del 2022.

«L’osservazione del numero di partecipanti – si legge ancora nel documento – conferma il trend di crescita rilevato in merito al numero di incontri formativi. I totali vedono i partecipanti triplicare nel triennio, passando da 7.706 nel 2020, a 12.211 nel 2021, infine a 23.188 nel 2022». Il dato è particolarmente indicativo perché chi partecipa a questi incontri sono operatori pastorali, sacerdoti e membri delle associazioni, tutte persone che hanno un ruolo di guida o di responsabilità di gruppi e realtà nel territorio, in questo modo diventando anche portatori di una sensibilità e consapevolezza diffusa all’interno delle singole comunità di appartenenza sul tema della tutela dei minori.

avvenire/agenzie/red

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17 Novembre 2023 | 10:43
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