Papa e Vaticano

Card. Scola: «Ratzinger per me è stato un amico e soprattutto un padre»

Un’amicizia durata più di 50 anni, dal 1971, quando lavorando al progetto della Rivista Internazionale «Communio», il giovane sacerdote Angelo Scola conobbe Joseph Ratzinger. A farne memoria, in questi giorni di ricordo e rimpianto per la scomparsa di Benedetto XVI, è appunto il cardinale Scola, oggi arcivescovo emerito di Milano. «Per me, partecipare a un gruppo con lui, De Lubac, Balthasar, Corecco e altri fu qualcosa di eccezionale. Ho scoperto, negli anni, che è stata una grande grazia, perché ho potuto avere rapporti che certamente hanno contribuito molto a costruire la mia fisionomia. In particolare, ciò che mi aveva colpito in quella compagnia era lo stile di amicizia e di convivenza tra queste grandissime personalità».

Nel suo messaggio di cordoglio ha definito il Papa emerito «un amico, ma ancor più padre». Quali sono i tratti più indimenticabili di questa amicizia?

Ratzinger era un uomo che nell’incontro, al di là della timidezza che generava una specie di soggezione, tendeva subito all’amicizia. In questi giorni il mio pensiero nei confronti di papa Benedetto, è di una infinita gratitudine, perché ha posto una fiducia grande in me, mi ha aiutato in tanti momenti, anche in qualche passaggio non facile della mia vita. Per questo non riesco a distinguere – se penso al suo sguardo -, il prete, il cardinale, il teologo e il papa. Mi sembra che la figura «padre», senza volerne abusare, sia quella più adeguata per definire il mio rapporto con lui e spero che mi accompagni anche adesso in questo ultimo periodo della mia vita.

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| © Chiesa di Milano
9 Gennaio 2023 | 09:14
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