Il ghiacciaio Morteratsch.
Ticino e Grigionitaliano

Bernd Nilles sul rapporto tra magistero sociale della Chiesa e lotta ai cambiamenti climatici

di Cristina Vonzun

Il 20 maggio 2023 ai piedi del ghiacciaio del Morteratsch sopra Pontresina, si è svolto un evento che segna l’inizio di una serie di iniziative che si svolgeranno in tutta la Svizzera per richiamare l’attenzione sul tema del clima in votazione il prossimo 18 giugno. Tra gli organizzatori vi è Azione Quaresimale (AQ). Ne parliamo con il direttore, Bernd Nilles.

Nilles, il Magistero della Chiesa cattolica può ispirare un evento come la cerimonia del 20 maggio?

Azione Quaresimale invita «tutte le persone di buona volontà» al Morteratsch perché lì possiamo vedere concretamente gli effetti del cambiamento climatico sulla «nostra casa comune». Credere in qualcosa, leggere di qualcosa è una cosa, ma vedere con i propri occhi ciò che noi umani stiamo facendo al mondo è un’altra faccenda. AQ vede questi effetti da molti anni in Africa, Asia e America Latina. Nel passato la gente non sapeva da dove venissero tutti questi cambiamenti. Si chiedevano se Dio li stesse punendo. Grazie alla scienza, ora sappiamo che non è Dio ma l’uomo a provocare il riscaldamento del clima. Anche il Papa e i vescovi si avvalgono di questa conoscenza. Di conseguenza, ora ci sono anche testi dottrinali della Chiesa e risoluzioni delle conferenze episcopali che invitano chiaramente noi cristiani a fare attivamente qualcosa contro il riscaldamento globale. La Conferenza episcopale svizzera si è recentemente espressa a favore di una legislazione per la protezione del clima e la Conferenza episcopale dell’Asia ha dichiarato che la crisi climatica è una delle sue priorità per i prossimi anni.

A giugno, in Svizzera, si voterà sulla legge per la protezione del clima. In vista di questo voto, come possono i cattolici ispirarsi all’enciclica Laudato si’?

Nella Laudato Si’ (213-215), la Chiesa cattolica afferma chiaramente che è compito della Chiesa e di tutte le comunità cristiane, nonché di ogni famiglia, contribuire all’educazione alla essenzialità responsabile, alla contemplazione grata del mondo e all’attenzione verso i poveri e l’ambiente. La posta in gioco è alta: è la sopravvivenza dell’umanità. Azione Quaresimale prende molto sul serio questo compito di sensibilizzazione della popolazione e organizza la Quaresima in questo spirito con molti materiali educativi. Anche l’Enciclica elogia esplicitamente questo impegno della società civile e invita a fare pressione sui governi affinché facciano di più per il clima e l’ambiente (Ls 38). Questo è esattamente ciò che stiamo facendo noi di AQ in dialogo con il Governo federale e anche come mobilitazione per una votazione a favore della legge sulla protezione del clima. Per me personalmente, votare «sì» il 18 giugno non è una questione di fede, ma di responsabilità, di carità e di integrità del creato.

 Questa legge sul clima è sufficiente secondo lei?

Va in un’ottima direzione ed è nel complesso una buona legge che finalmente, dopo 8 anni di attesa, ancorerà in Svizzera le decisioni dell’Accordo sul clima di Parigi del 2015. Le leggi sono spesso dei compromessi. Questo è un compromesso tra gli iniziatori e il Parlamento. AQ avrebbe preferito che si accelerasse la riduzione delle emissioni di CO2. Insieme alla comunità scientifica, riteniamo che una Svizzera neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040 sia conforme al protocollo di Parigi e fattibile. Fortunatamente, il Governo federale ha accolto la nostra richiesta per le amministrazioni federali e cantonali, ma ha optato per un obiettivo più debole nel 2050 per la Svizzera nel suo complesso. Un altro aspetto positivo della legge è l’inclusione della piazza finanziaria svizzera. Non è possibile che noi riduciamo le emissioni in Svizzera e che la nostra Banca nazionale e le nostre banche continuino a investire i nostri soldi nelle industrie fossili. Questa legge ha il potenziale per rendere l’economia e la società svizzera più solide e a prova di crisi. Da un lato, la legge promuoverà le energie rinnovabili, consentendo così la sicurezza energetica a prezzi equi. Dall’altro, riducendo fortemente i gas a effetto serra, dimostriamo solidarietà con le persone che sono vittime del cambiamento climatico: i più poveri in tutto il mondo, ma anche gli anziani e i bambini nel nostro Paese sono particolarmente colpiti. Un bambino nato oggi dovrà vivere in un mondo di caos climatico e di condizioni meteorologiche estreme nel 2100, se non agiamo oggi.

In che modo davanti alle grandi crisi di oggi (guerra, clima, pandemia) nel vostro lavoro vi sentite sostenuti dal magistero della Chiesa?

Le molteplici crisi rendono le persone spaventate e preoccupate – anche la mia famiglia e me.  Ma sono il risultato dell’azione umana e quindi anche reversibili. La conversione è qualcosa a cui ci invitano le Sacre Scritture. Potremmo anche chiamarla un cambiamento. Se, nello spirito della Laudato Si’ di papa Francesco, riusciamo a fermare lo sfruttamento eccessivo e la distruzione della natura e del creato e se, nello spirito dell’altra enciclica, la Fratelli tutti, riusciamo a mettere l’amore fraterno al di sopra del controllo e del potere, allora ci opporremo anche alle guerre e alle crisi climatiche. Di conseguenza, noi di AQ ci sentiamo sostenuti dall’insegnamento sociale cattolico nel nostro impegno e ci auguriamo una Chiesa che dia ancora più peso a questo aspetto in futuro.

Con la Rete «Laudato si’» della Svizzera italiana

Il 24 maggio, al Centro cantonale del Verde a Mezzana/Balerna, su iniziativa della rete «Laudato si’» e sempre in previsione della votazione sulla legge del clima del 18 giugno, l’incontro a più voci dal titolo «Ghiacciai > Acqua > Vita. Sfide e piste d’azione». Secondo il seguente programma:

19:00 > rinfresco e networking
20:15 > Markus Krienke saluta, introduce e contestualizza
20:30 > Stephanie Rauer e la Permacultura
20:50 > Arturo Vittori e l’ong Warka Water e il suo progetto (da remoto)
21:10 > Marta Buoro e l’Architettura del paesaggio
21:30 > Matteo Vegetti e la «bio-cosmo-politica»
Benedetta Rigotti modera gli interventi degli ospiti e le domande del pubblico
22:15 > Marco Fantoni, già Direttore Caritas Ticino, conclude e saluta

informazioni lepori@azionequaresimale.ch tel: 079 755 78 58

Leggi anche: Svizzera: in 150 alla cerimonia ai piedi del ghiacciaio del Morteratsch per dire «no» allo sfruttamento delle risorse e al degrado climatico (catt.ch)

Il ghiacciaio Morteratsch.
20 Maggio 2023 | 06:25
Tempo di lettura: ca. 4 min.
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