Benedetto XVI
Papa e Vaticano

Benedetto XVI: una vita per la Chiesa, «collaboratore della verità»

È morto serenamente, all’età di 95 anni, nella mattinata del 31 divembre 2022, nella sua stanza al primo piano del Monastero Mater Ecclesiae all’interno dei Giardini Vaticani, il Papa emerito Benedetto XVI, assistito amorevolmente dal suo segretario particolare e Prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein, e dalle quattro laiche consacrate Memores Domini che erano al suo fianco già durante i suoi otto anni di pontificato, cui sono seguiti quasi sette anni di vita a servizio della Chiesa «nascosto al mondo», come lui stesso aveva annunciato con la storica rinuncia dell’11 febbraio 2013.

Ripercorriamo alcuni tratti della sua ricchissima vita, quasi un secolo, passata attraverso la Seconda guerra mondiale, la storia europea e mondiale e le molteplici vicende della Chiesa di cui è stato, molto presto, uno dei protagonisti.

La gioventù

Nasce nel 1927 in Germania Ratzinger nasce il 16 aprile 1927 a Markt am Inn, nella diocesi di Passau in Germania. Viene battezzato lo stesso giorno, Sabato Santo. Il padre, commissario di polizia, proviene da una famiglia di agricoltori della Bassa Baviera, di condizioni economiche piuttosto modeste. La madre è figlia di artigiani di Rimsting, sul lago Chiem, e prima di sposarsi lavora come cuoca in vari hotel. Ratzinger trascorre l’infanzia e l’adolescenza in Traunstein, piccola località vicina alla frontiera con l’Austria, a 30 km da Salisburgo. In questo contesto, che egli stesso ha definito «mozartiano», riceve la sua formazione cristiana, umana e culturale. La fede e l’educazione della famiglia lo preparano ad affrontare la dura esperienza di quei tempi in cui il regime nazista mantiene un clima di forte ostilità contro la Chiesa cattolica. Il giovane Joseph vede come i nazisti colpiscono il parroco prima della celebrazione della Messa. Negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale viene arruolato nei servizi ausiliari antiaerei.

Gli studi a Frisinga e Monaco

Dal 1946 al 1951 studia filosofia e teologia nella Scuola superiore di filosofia e di teologia di Frisinga e nell’università di Monaco di Baviera. È ordinato sacerdote il 29 giugno 1951. Un anno dopo intraprende l’insegnamento nella Scuola superiore di Frisinga. Nel 1953 diviene dottore in teologia con la tesi «Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino». Quattro anni dopo, ottiene l’abilitazione all’insegnamento con una dissertazione su «La teologia della storia di S. Bonaventura». Dopo aver insegnato teologia dogmatica e fondamentale nella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga, prosegue la sua attività di docenza a Bonn, dal 1959 al 1963; a Münster, dal 1963 al 1966; e a Tubinga, dal 1966 al 1969. In quest’ultimo anno è cattedratico di dogmatica e storia del dogma all’Università di Ratisbona, dove ricopre al tempo stesso l’incarico di vicepresidente dell’Università.

Esperto al Concilio

Dal 1962 al 1965 dà un notevole contributo al Concilio Vaticano II come «esperto» e assiste come consultore teologico il cardinale Joseph Frings, arcivescovo di Colonia. Un’intensa attività scientifica lo conduce a svolgere importanti incarichi al servizio della Conferenza episcopale tedesca e nella Commissione teologica internazionale. Di quell’epoca conciliare e del lavoro del giovane teologo tedesco al Concilio esistono numerose testimonianze. Gianni Valente nel volume Ratzinger al Vaticano II, per le Edizioni San Paolo, scrive: «C’è un tratto inconfondibile, come una nota di fondo che risuona da più di cinquant’anni nei pensieri, nelle parole e nelle iniziative concrete che Joseph Ratzinger ha rivolto e continuato a dedicare al Concilio Vaticano II: la Chiesa è di Cristo. Vive nel mondo come riflesso della Sua luce. Cresce nel mondo in forza della Sua grazia. Era questo il volto più intimo della Chiesa che il Concilio voleva riproporre al mondo, nel suo intento di aggiornamento». Nel 1972, insieme al teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, al francese Henri de Lubac ed altri grandi studiosi, dà inizio alla rivista di teologia «Communio». Il 25 marzo del 1977 Paolo VI lo nomina arcivescovo di Monaco e Frisinga e Ratzinger riceve l’ordinazione episcopale il 28 maggio. È il primo prete diocesano, dopo 80 anni, ad assumere il governo pastorale della grande arcidiocesi bavarese.

«Collaboratore della verità»

Come motto episcopale sceglie «collaboratore della verità». E lui stesso ne dà la spiegazione: «Per un verso, mi sembrava che fosse questo il rapporto esistente tra il mio precedente compito di professore e la nuova missione. Anche se in modi diversi, quel che era e continuava a restare in gioco era seguire la verità, stare al suo servizio. E, d’altra parte, ho scelto questo motto perché nel mondo di oggi il tema della verità viene quasi totalmente sottaciuto; appare infatti come qualcosa di troppo grande per l’uomo, nonostante che tutto si sgretoli se manca la verità».

A Roma

Paolo VI lo crea cardinale, con il titolo presbiterale di «Santa Maria Consolatrice al Tiburtino», nel Concistoro del 27 giugno del medesimo anno. Nel 1978, prende parte al Conclave che elegge Giovanni Paolo II. È relatore nella V Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi del 1980 sul tema «Missione della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo». Giovanni Paolo II, il 25 novembre del 1981, lo nomina prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e presidente della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale. Il 15 febbraio 1982 rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga. È presidente della Commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, che, dopo sei anni di lavoro (1986–1992), presenta al Papa il nuovo Catechismo. Giovanni Paolo II, il 30 novembre del 2002, approva la sua elezione a decano del Collegio cardinalizio. Dal 13 novembre 2000 è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.

Alcune sue pubblicazioni

Tra le sue numerose pubblicazioni, occupa un posto particolare il libro «Introduzione al Cristianesimo», silloge di lezioni universitarie pubblicate nel 1968 sulla professione della fede apostolica; «Dogma e predicazione» (1973), antologia di saggi, omelie e riflessioni dedicate alla pastorale. Ha grande eco il discorso che tiene davanti all’Accademia bavarese sul tema «Perché sono ancora nella Chiesa» nel quale, con la solita sua chiarezza, afferma: «Solo nella Chiesa è possibile essere cristiano e non ai margini della Chiesa». Nel 1985 esce il libro-intervista «Rapporto sulla fede» e, nel 1996, «Il sale della terra». Ugualmente, in occasione dei suoi 70 anni, viene edito il libro «Alla scuola della verità», in cui vari autori illustrano diversi aspetti della sua personalità e della sua opera.

I dottorati honoris causa

Numerosi sono i dottorati «honoris causa» che riceve: dal College of St. Thomas in St. Paul (Minnesota, Usa) nel 1984; dall’Università cattolica di Lima nel 1986; dall’Università cattolica di Eichstätt nel 1987; dall’Università cattolica di Lublino nel 1988; dall’Università di Navarra (Pamplona, Spagna) nel 1998; dalla Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa) nel 1999; dalla Facoltà di teologia dell’Università di Breslavia (Polonia) nel 2000. Papa dal 2005 al 2013 Il 19 aprile 2005 viene eletto Pontefice all’età di 78 anni dopo un Conclave durato appena due giorni. È il settimo Papa tedesco nella storia della Chiesa e il 265esimo successore di Pietro. Papa Benedetto XVI ha scritto molti saggi e durante il suo pontificato ha promulgato tre lettere encicliche, rafforzato la lotta agli abusi nella Chiesa. Benedetto XVI ha compiuto viaggi apostolici in 21 Paesi di tutti i continenti. Famosa è la sua Trilogia sulla figura di Gesù di Nazaret, pubblicata come J. Ratzinger quando era Papa regnate. L’11 febbraio 2013 Benedetto XVI ha annunciato la sua rinuncia al pontificato a partire dal 28 febbraio 2013, lasciando così spazio alla convocazione di un conclave che ha eletto Francesco. Il Papa emerito si ritira a vita monastica presso un monastero in Vaticano.

Dal 2 gennaio la salma sarà in Basilica, giovedì i funerali

Muore il 31 dicembre 2022, alle 9.34, accudito da alcuni stretti collaboratori. Dalla mattina di lunedì prossimo, 2 gennaio, il corpo del Papa emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli. I funerali, presieduti da Papa Francesco, si terranno giovedì alle ore 9.30.

(red)

Benedetto XVI | © vaticanmedia
31 Dicembre 2022 | 12:06
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