La chiesa di San Pietro e Paolo a Zurigo
Svizzera

Attivisti perturbano il culto ecumenico della Zurich Pride

Nel fine settimana del 18-19 giugno, nella chiesa di San Pietro e Paolo a Zurigo, si è tenuta una celebrazione ecumenica nell’ambito dell’evento Zurich Pride, organizzato dalla comunità LGBTQ. Pochi minuti dopo l’inizio della celebrazione, un gruppo di uomini apparentemente giovani, vestiti di bianco e con passamontagna, è arrivato alla porta della chiesa. Hanno cercato di portare una croce di legno bianca con una base di cemento all’interno. Alcuni membri del gruppo stavano filmando la scena. Uno di loro aveva in mano un megafono, che non ha usato.

Il vescovo Bonnemain critica l’azione di disturbo di questo culto ecumenico autorizzato

Un volontario che si trovava vicino all’ingresso ha notato il gruppo e lo ha ostacolato. Con l’aiuto di altri partecipanti al servizio, il gruppo è stato messo in fuga. La croce è stata abbandonata.

Zurich Pride ha dichiarato di aver denunciato l’incidente alla polizia. Se gli attivisti dovessero essere arrestati e si dovesse scoprire che la loro azione esprime una posizione omofoba, potrebbero essere perseguiti ai sensi della legge antidiscriminazione, ha dichiarato a kath.ch l’avvocato zurighese Patrice Zumsteg.

Il vescovo di Coira Joseph Bonnemain ha deplorato l’azione. «Una chiesa è un luogo di preghiera, di adorazione di Dio, di pace e di fratellanza tra tutti gli uomini. Per questo motivo le ideologie, la militanza e le aggressioni di qualsiasi tipo non trovano posto lì», ha affermato.

(cath.ch/kath/ag/rz/adattamento catt.ch)

La chiesa di San Pietro e Paolo a Zurigo | © Bernasconi/Wikimedia/CC BY-SA 3.0
20 Giugno 2022 | 10:53
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