Abusi: i vescovi francesi riconoscono una «responsabilità istituzionale»

I vescovi di Francia hanno riconosciuto in conferenza stampa il 5 novembre 2021 al termine della loro assemblea che ha avuto come tema principale l’esame del recente studio sugli abusi compiuti dal clero in Francia dagli anni ’50 ad oggi «la dimensione sistemica della violenza sessuale, nel senso che non è solo opera di individui isolati, ma è stata resa possibile da un contesto globale». Lo studio che ha stimato centinaia di migliaia di casi di abusi da parte di membri del clero soprattutto negli anni 50 – 80/90, ha creato molto dibattito non solo in Francia. Il Papa ha usato la parola «vergogna» nel commentare pubblicamente i dati.
Parlando alla stampa, il presidente della Conferenza episcopale francese (CEF), Mons. Eric de Moulins-Beaufort, ha rivelato che i vescovi francesi, riuniti in sessione plenaria a Lourdes, hanno votato per verificare che «fossero d’accordo» sulla «responsabilità istituzionale della Chiesa nella violenza subita da tante vittime», riporta il quotidiano La Croix. L’arcivescovo di Reims ha riconosciuto «la dimensione sistemica di questa violenza, nel senso che non è solo opera di individui isolati, ma è stata resa possibile da un contesto globale».

Questo voto arriva sei mesi dopo che una prima risoluzione su questi due punti è stata accolta nell’assemblea plenaria della primavera 2021. «I vescovi hanno voluto riaffermare la loro responsabilità, in modo più chiaro e con parole più chiare», ha spiegato padre Hugues de Woillemont, segretario generale e portavoce della CEF.

Per il vescovo de Moulins-Beaufort, questo è un «passo avanti», che apre la strada ad un «dovere di giustizia e di verità». Nel pomeriggio del 5 novembre i vescovi terranno una riunione sulla questione dei risarcimenti, con 130 persone, per lo più laici che rappresentano vari movimenti ecclesiali, oltre a religiosi.

Eventi previsti
Insieme al coinvolgimento dei laici, padre de Woillemont ha sottolineato che una riflessione comune continuerà, sulla base del «riaffermato impegno dei vescovi alla riparazione». «Studieremo con i giuristi come rendere concreta la responsabilità della Chiesa», ha detto, prima di aggiungere che la Chiesa «è impegnata con azioni riparatorie verso tutte le vittime».

È difficile valutare in questa fase se questo messaggio sarà sufficiente per placare i movimenti delle vittime, che aspettano questo riconoscimento da molto tempo e chiedono risarcimenti e riforme. Due manifestazioni sono previste davanti alla Conferenza Episcopale Francese a Parigi, e vicino all’emiciclo di Sainte-Bernadette a Lourdes, sabato 6 novembre 2021 (cath.ch/adattamento catt.ch)

5 Novembre 2021 | 17:22
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