Il dolore innocente
Dolore innocente è quello che colpisce una persona o che una persona patisce senza che essa ne sia stata la causa. Così un bambino che nasce gravemente e irrimediabilmente malato, una persona costretta a subire abitualmente sopraffazione e violenza. Disavventure che capitano e in cui si subiscono dei mali senza esserne stati la causa, si pensi a un bambino non voluto dai genitori e trascurato. Insomma, i casi sono infiniti.
Sorge, in ogni modo, la domanda: perché Dio permette queste cose? È vero che uno può fare liberamente una scelta deplorevole, ma perché Dio gliela lascia fare, quand’anche le conseguenze siano gravi e vadano di mezzo degli innocenti?
Possiamo forse dire che Dio non se ne interessi e lasci che avvenga la libera scelta dell’uomo? Lo possiamo dire, ma il problema non viene comunque risolto.
Non è facile dare una soluzione, non resta allora che riconoscere di trovarci di fronte a un enigma, o meglio a un mistero che Dio solo è in grado di risolvere, ritenendo nel contempo con assoluta certezza che Dio vuole il bene dell’uomo, che egli non abbandona nessuno e che, alla fine, ogni dolore apparirà nella sua ragione – anzi nella sua ragionevolezza –. Potremmo anche parlare di luminosità del disegno di Dio che ora ci è nascosto, ma che quando «trascorreremo» nella vita eterna, al consumarsi del tempo, ci apparirà in tutta la sua chiarezza. Entreremo allora nella logica di Dio, qui ed ora soltanto intravista.