Marco Dania

Ciao

di Don Marco Dania

Vorrei iniziare con un saluto!

Non so però quando tu, sconosciuto lettore o amico di cui ho presente il volto e il nome di appresti a leggere questo mio contributo, se la mattina di corsa mentre bevi un caffè, se nella pausa pranzo o alla sera.

Allora ti dico semplicemente «Ciao!»

Ciao è il saluto più comune della lingua italiana, conosciuto anche all’estero. E chi tra noi non lo dice almeno una volta al giorno? Ti dico «ciao», perché attraverso queste righe vorrei stabilire un rapporto con te che leggi.

Uso però questo saluto col suo significato etimologico, con la sua origine che risale al dialetto veneto del ›700. La parola ciao infatti deriva dalla parola «S-ciavo», che significa ›schiavo’, ed era usata dai servi quando si rivolgevano ai loro padroni. Il significato del saluto, com’è facile intuire, equivaleva a: ›sono tuo schiavo’, ›servo tuo’, ›ai vostri ordini’. Beh allora questa parola oltre ad essere semplice, rapida, simpatica, confidenziale, conserva in sé anche un grande dinamismo che potremmo addirittura considerare evangelico. Ed è in questo senso che ve lo rivolgo: «sono il vostro servo». Per dirla con una battuta attuale di origine invece meridionale e piuttosto usata anche dalla TV «sono a «isposizione». Sì mi metto a tua disposizione, come il «vecchio del villaggio» dal quale puoi andare se hai qualche questione da risolvere, se c’è un problema che ti affligge, se desideri sfogarti un po’. Ah sia inteso non ho ricette particolari, ma posso dedicarti del tempo e la stessa cosa credo possa fare tu con chi ti sta accanto, puoi dedicare del tempo alle persone che ti sono care, per ascoltarle puoi metterti a loro «disposizione».

13 Febbraio 2015 | 12:03
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!

più articoli della categoria «Blogs»

più articoli della categoria «Homepage alto destra»